Osservatorio Crif sulle frodi creditizie
22 dic 2016 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Osservatorio Crif sui furti di identità e sulle frodi creditizie
Dati personali sempre più a rischio. Se da un lato diventano sempre più sofisticate le tecniche per rubare l’identità personale, anche digitale, nonché le tecniche per smascherare i malintenzionati, dall’altro crescono le cosiddette “frodi creditizie” che consistono proprio nell’utilizzo dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquistare beni con l’intenzione di non rimborsare il finanziamento o non pagare il bene.
Lo dimostrano gli ultimi dati, relativi al primo semestre di quest’anno, dell’Osservatorio Crif sui furti di identità e sulle frodi creditizie: il numero di casi complessivi, in crescita dell’1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, è di poco inferiore agli 8 mila casi ma a crescere in modo rilevante è l’importo medio pari a 9.893 Euro (con una crescita del 66%). Le frodi perpetrate su prestiti finalizzati, ovvero prestiti auto e prestiti per l’acquisto di altri tipologie di beni come elettrodomestici, continuano a fare la parte del leone, con il 68,9% dei casi totali. Prosegue però l’aumento dei casi di frode effettuati tramite l’uso delle carte di credito, che quasi raddoppiano rispetto all’anno precedente. I casi di frode sui prestiti personali, infine, sono stabili rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma anche in questo caso aumenta di ben il 38,3% l’importo medio sottratto.
La maggioranza delle vittime, per la precisione, il 62,5% del totale, è costituita da uomini. A essere più colpita è la fascia d’età compresa tra 50 e 59 anni con un aumento dell’8,2%, seguita da quella degli over 60 (con un aumento del 7,9%).
Nel I semestre 2016 il 26,5% dei casi ha riguardato un importo compreso tra i 1.500 e 3.000 euro, con un incremento quasi doppio rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Al contrario sembrano essere diminuita in maniera drastica le frodi di piccolo importo, sotto i 1.500 euro.
Le categorie più colpite sono quelle dei viaggi e del tempo libero, degli immobili/ristrutturazione e dei trattamenti estetici/medici. In termini assoluti, invece, la maggioranza dei casi fa riferimento all’acquisto di elettrodomestici, con una quota pari al 37,7% del totale, seguita dai prestiti auto o moto (14,6%).
I tempi di scoperta sono spesso lunghi: quasi il 70% dei casi viene scoperto entro l’anno mentre circa il 16% del totale dopo tre, quattro e persino cinque anni dopo. Curiosamente le frodi di più basso importo sono quelle che vengono scoperte in minor tempo al contrario di quelle relative ad acquisti/ finanziamenti più cospicui. Ad esempio, le frodi creditizie di importo superiore ai 10 mila euro sono scoperte entro i primi 6 mesi solo nel 36% dei casi, a fronte di un 20% del totale che viene scoperto dopo oltre 5 anni.
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