Natale sottotono per i consumi
24 dic 2014 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Gli italiani ricorrono ai prestiti per i regali di Natale
Le ultime notizie dicono che, pur di fare qualche regalino, le famiglie italiane si sono anche rivolte alle banche, alla ricerca di un prestito personale che le potesse sostenere in questo che si sta rivelando un Natale di festa, ma non certo per consumi. Questo quanto sostengono dall’Ufficio studi di Confcommercio: secondo i dati elaborati dalla confederazione, infatti, ogni famiglia italiana spenderà per i consumi di questo Natale 41 euro in meno rispetto a quanto speso nel 2013. In percentuale, ogni nucleo famigliare spenderà il 3,1% in meno: per 7 italiani su 10, insomma, sarà un Natale dimesso, almeno dal punto di vista degli acquisti. E, quel che è peggio, aumenta di un bel po', rispetto all'anno passato quando era al 69,3%, la quota di quanti prevedono di passare un Natale sotto tono.
Un Natale con pochi acquisti.A conti fatti, scenderà di molto anche la propensione agli acquisti, passando dall'85,8% dell'anno scorso all'85,2% (nel 2009, prima della crisi, era al 33,7%) mentre i regali sono destinati a essere sostanzialmente tradizionali per l'84,8% delle famiglie: solo il 15,2% si dedicherà a regali tecnologici. Secondo Confcommercio, contribuisce al ribasso della spesa non solo il fattore psicologico quanto piuttosto il calo delle risorse, cioè dei contanti, a disposizione. Sempre secondo la confederazione, i consumi provenienti dall'impegno delle tredicesime e delle retribuzioni dei lavoratori autonomi passeranno, per ogni nucleo famigliare, dai 1.329 euro del 2013 a 1.288 euro quest'anno.
Tredicesime erose dalla Tasi.Quel che è peggio è che, nonostante tutti i proclami, il grosso delle tredicesime se lo mangeranno le tasse. Perché se è vero che quest'anno si è assistito a un aumento complessivo da 300 milioni delle tredicesime, passate dai 38,9 miliardi di euro del 2013 ai 39,2 miliardi di quest'anno, è pur vero che questa piccola crescita viene neutralizzata dall'incremento delle imposte che si troveranno a pagare gli italiani: quest'anno, si parla di una cifra intorno a 9,5 miliardi di euro, ben di più rispetto agli 8,1 miliardi dell'anno passato. All'incirca 1,4 miliardi in più che andranno quasi tutti in Tasi.
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