La seconda asta Tltro della Bce
16 dic 2014 | 2 min di lettura | Pubblicato da Francesca L.
Si chiude la seconda asta della BCE per rilanciare l'economia europea
È arrivato dicembre e, con questo, la tanto attesa seconda asta Tltro (Target Long Term Refinancing Operation) della Banca Centrale Europea.
Sono oltre 300 le banche, per un totale di 129,8 miliardi di euro, che hanno richiesto alla Bce questi nuovi finanziamenti a lungo termine (con scadenza alla fine del 2018) e a tassi di interesse vicini allo zero (0,15%) con lo scopo di rilanciare l’economia reale dell’Europa e fornire nuova liquidità per i prestiti ai cittadini.
I risultati, di per sè non troppo entusiasmanti, sembrano comunque essere in linea con le aspettative ma non mancano certo le note dolenti. Se si considera infatti che nel corso della prima asta Tltro, dello scorso settembre, erano stati assegnati solamente 82,6 miliardi di euro a 255 banche dell’Eurozona la somma delle due tranche di finanziamento (complessivamente di 212,4 miliardi di euro) risulta essere nettamente inferiore ai 400 miliardi di euro stanziati e previsti dalla Bce per sostenere gli istituti bancari del vecchio continente.
Alla luce di tali risultati, sommati anche ai numeri relativi all’acquisto di Abs e covered bon (strumenti messi a punto dall’istituto negli ultimi tempi), la Banca Centrale Europea sembra perciò essere lontana dall’obiettivo che si era preposto Mario Draghi: accrescere il bilancio dell’Euotower a mille miliardi di euro.
Si materializza a questo punto in maniera sempre più concreta la possibilità di avvio di nuovi programmi straordinari come, nello specifico, il quantitative easing, e cioè l’acquisto di titoli governativi, dato che si tratta dell’unico mercato ancora disponibile che possiede volumi vicini a quelli indicati dalla Bce.
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