L'italiano torna fiducioso
1 lug 2015 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Findomestic e Crif danno i numeri sul livello di fiducia del Paese
Gli italiani tornano a credere nella ripresa economica. E' questo il dato più significativo emerso dall'Osservatorio mensile Findomestic relativo a giugno. Nonostante la crisi non sia ancora superata del tutto, i nostri concittadini ritengono possibile un rilancio dei consumi. Resta comunque una certa prudenza che accomuna gli italiani: anche se i tassi d'interesse rendono mutui e prestiti molto vantaggiosi, il 56% rivela di avere intenzione di rimandare gli acquisti importanti.
Più viaggi, meno auto. Migliora, almeno rispetto all'anno scorso, il livello di soddisfazione dei nostri connazionali, tanto riguardo alla situazione personale quanto riguardo a quella del Paese. L'Osservatorio Findomestic di giugno, infatti, evidenzia la risalita nella propensione all’acquisto dei viaggi, mentre restano ancora in flessione le previsioni a tre mesi per gli acquisti di auto, moto, mobili, elettrodomestici, elettronica di consumo, case e ristrutturazioni in genere.
Occupazione e consumi, driver di crescita. Paradossalmente risulta che il driver di tanto ottimismo risiede in un dato, quello occupazionale. Il 41% degli italiani, infatti, evidenzia qualche miglioramento nella situazione italiana e indica come segnale l'aumento dell’occupazione, mentre il 37% ascrive il proprio ottimismo alla ripresa dei consumi (37%). Due cambiamenti evidenti rispetto all'anno passato che hanno avuto la loro base, secondo gli italiani, anche grazie alla riforma del lavoro.
In definitiva, anche gli italiani meno ottimisti, indicano più o meno le stesse cause di preoccupazione: peggioramento del livello di disoccupazione e aumento della pressione fiscale, con ruoli importanti ma di rincalzo per fattori esterni quali il crollo del prezzo del petrolio o il famigerato quantitative easing della Bce.
Anche il Crif mostra ottimismo.I dati dell'Osservatorio Findomestic trovano puntuale conferma nel barometro Crif relativo al mese di giugno che riguarda il mercato dei prestiti di maggio: le richieste di prestiti da parte delle famiglie italiane sono scresciute del 9,9% rispetto all’anno precedente e dell'8,6% nei cinque mesi da gennaio a maggio.
In crescita anche gli importi richiesti, attestati su una media di 8.035 euro. Per quanto concerne i richiedenti, la maggior parte ha tra 35 e 54 anni, pur constatando che l’aumento della domanda si registra ancora di più nella fascia compresa tra 65 e 74 anni (+0,8% rispetto al 2014). Anche secondo il barometro Crif, come secondo l'Osservatorio Findomestic, gli italiani auspicano in massa a un cambiamento di rotta nella situazione del Paese: se ne dicono convinti, per quanto concerne Crif, l’89% dei nostri connazionali, adducendo cause simili a quelle dell'Osservatorio Findomestic, prima fra tutte la riduzione della pressione fiscale.
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