L'inflazione si abbatte sul carrello della spesa
3 ago 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Aumento che non si vedeva dal 1984
I prezzi del carrello della spesa volano a +9,1% su base annua, un livello che non si vedeva da quasi quarant'anni. Ma, soprattutto, una stangata sulle famiglie italiane come denunciano le associazioni dei consumatori: le ricadute potrebbero essere “pesantissime”.
Secondo l’Unione nazionale consumatori la stangata sul cibo è stimata in 769 euro in più l’anno per una famiglia con due figli e in 919 euro per le famiglie ancora più numerose. Non a caso, si continua a evidenziare un certo rialzo dei prestiti personali, con gli italiani sempre più preoccupati di traghettarsi alla fine del mese.
Beni alimentari sugli scudi
Come spiega l'Istat, “accelera la crescita dei prezzi degli alimentari lavorati, dei beni durevoli e non, dei trasporti: tutto questo spinge a livelli che non si vedevano da tempo l’inflazione al netto degli energetici e degli alimentari freschi. In questo quadro – sottolinea l'istituto di ricerca - accelera anche la crescita dei prezzi del carrello della spesa che si porta a +9,1%, registrando un aumento che non si osservava da settembre 1984”.
Il carrello della spesa costa troppo
“È una catastrofe il rincaro dei prodotti alimentari e del carrello della spesa”, dice il presidente dell’Unc, Massimiliano Dona. Per una coppia con due figli, l’inflazione al 7,9% significa, una stangata da 2.630 euro su base annua in termini di aumento del costo della vita: di questi, ben 769 euro se ne vanno solo per prodotti alimentari e bevande.
La batosta, dice l'Unc, sarà di 2.441 euro per una coppia con un figlio: 694 euro solo per cibo e bevande. Il record (negativo) secondo l’associazione, è quello di famiglie con più di 3 figli che pagheranno 3.951 euro in più l’anno, con 919 euro solo per il cibo.
Tutta colpa dell'inflazione
“Il tasso d'inflazione al 7,9% si traduce in una maggiore spesa: +2.427 euro annui per la famiglia tipo, che raggiungono +3.152 euro per un nucleo con due figli - calcola il Codacons - Siamo in presenza di un'emergenza nazionale: il Governo - spiega il presidente Carlo Rienzi - deve intervenire con urgenza tagliando l’iva sui beni di prima necessità come gli alimentari, i cui prezzi a luglio sono schizzati in alto con rincari record del +10%. Il taglio dell'iva su questi beni – sottolinea Rienzi - consentirebbe la riduzione dei listini al dettaglio”.
Allarme rosso da Assoutenti
“Prosegue l’allarme sugli alimentari - spiega il presidente Assoutenti Furio Truzzi - Questo vuol dire che, solo per mangiare, una famiglia con due figli deve fare i conti con una spesa maggiore pari a +749 euro annui: parliamo di una stangata senza precedenti”.
Rincara la dose Federconsumatori secondo cui “le famiglie dovranno fare i conti con un aumento di 2.354 euro annui: 509,60 euro vanno solo nel settore alimentare. Sono tutti aumenti rilevanti che colpiscono le famiglie meno abbienti, aumentando le disuguaglianze”.
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