L'aumento dell'Iva si avvicina, quanto spenderemo in più?
28 ago 2019 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Colpite maggiormente le famiglie con due figli
L'estate sta finendo. Ad agosto, i prestiti personali rallentano un po' secondo i dati Crif (anche se nei primi sei mesi di quest'anno la crescita è stata da record: +8,1% rispetto al 2018) ma, soprattutto, l'aumento dell’Iva si fa più vicino. Dal 1° gennaio 2020, infatti, l’aliquota ordinaria salirà dal 22% al 25,2%, mentre quella ridotta passa dal 10% al 13%. In un articolo, Il Sole 24 Ore ha cercato di capire in anticipo di qualche mese quale potrà essere l'effetto di questo aumento sulla spesa delle famiglie italiane e i risultati sono preoccupanti: si parla di un massimo di 541 euro in più di spesa per ogni nucleo familiare, corrispondenti a 45 euro in più al mese su una spesa da 1.982 euro.
Chi colpisce di più questo aumento? I rincari maggiori, di certo, colpiranno le famiglie delle regioni più ricche: si parla di 681 euro in più l’anno per quelle in provincia di Bolzano, di 660 per le famiglie della Val d’Aosta e di 648 euro per le famiglie lombarde. È un aumento, quello dell'Iva, che in regioni come la Lombardia, il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia pesa per il 2,3% dei consumi famigliari. Più soft, invece, l'aumento complessivo per i nuclei famigliari in Calabria (405 euro), Puglia (431 euro) e Sicilia (432 euro). A risentire di più di questa bastonata saranno, secondo gli esperti, le coppie con due figli, che dovranno spendere 756 euro in più l’anno. Ma a pagarne le spese (salate) saranno anche i single, quelli dai 18 ai 34 anni, che ogni anno spenderanno 428 euro in più, pari a quasi al 2,4% del proprio budget.
Servono oltre 23 miliardi di euro per evitare l'aumento. Per evitare l’aumento automatico dell’Iva che, fra un paio d'anni, ossia nel 2021 dovrebbe arrivare addirittura al 26,5%, servono 23,1 miliardi di euro. Il governo (quale, in questo momento, non si sa) dovrebbe trovarli con una serie di misure correlate: aumentando le altre imposte, tagliando la spesa e aumentando il deficit. In tutto questo c'è anche di mezzo la crisi di governo: se proseguisse a lungo, metterebbe in ballo il rischio di un esercizio provvisorio, con l'aumento dell’aliquota che a quel punto diventerebbe inevitabile.
Ricadute negative sull’economia. Un aumento dell’Iva, mettono in guardia gli esperti, avrebbe un duplice effetto: ridurre il potere d’acquisto delle famiglie e deprimere i consumi ancora di più di quanto non siano depressi. Il Codacons ha fatto sapere che se dovessero partire gli aumenti conseguenti al rincaro dell'Iva, salirebbero anche le accise sui carburanti, quelle che già ora mostrano prezzi tra i più alti d’Europa, generando un extra gettito fiscale di 400 milioni di euro annui.
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