Inflazione e caro energia: allo studio un “bonus famiglie”
16 mar 2023 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Si attendono le proiezioni di fattibilità dell’Arera
L’inflazione e il suo impatto sul costo della vita si vanno a sommare alle preoccupazioni economiche già esistenti degli italiani. Per una parte delle famiglie far quadrare i conti si sta rivelando un’impresa: oltre all’aumento dei prezzi generalizzato, a cui molti nuclei stanno rispondendo con una riduzione della spesa mensile, incidono anche i pagamenti ricorrenti tra cui le rate del mutuo e dei prestiti personali già richiesti e le bollette mensili.
Ma proprio su questo punto sembrano profilarsi all’orizzonte alcune novità.
Il Bonus famiglie
Per contrastare l’impatto delle bollette sul budget delle famiglie, il governo Meloni starebbe valutando alcune misure tra cui il “bonus famiglie” basato sui consumi: la misura attualmente allo studio potrebbe partire dalla seconda metà dell’anno, con l’obiettivo di incentivare il risparmio energetico.
Secondo la notizia diffusa dall’Ansa e dal Sole24Ore, il bonus potrebbe basarsi su un meccanismo in grado di premiare chi consuma meno. Affinché dalle parole si possa però passare ai fatti, si attendono le proiezioni di fattibilità dell’Arera, l’autorità di regolazione per l’energia.mIn pratica l’ipotesi allo studio vedrebbe la bolletta divisa in due parti: per una quota, stimata tra il 70 e l’80% dei consumi dell’anno precedente, sarebbe previsto un costo calmierato, mentre l’eccedenza sarebbe pagata al prezzo di mercato.
Inoltre, si legge, “sarebbe in fase di valutazione il rinnovo del bonus sociale con le attuali soglie Isee”. Mentre “per le imprese si studia un credito di imposta modulato sul prezzo del gas: l’idea è fissare una soglia oltre la quale lo ‘sconto’ aumenta, sotto non è previsto”.
Il commento di Unc
Con la diffusione della notizia, via via sono circolati anche i primi commenti, tra cui quelli delle associazioni dei consumatori. Tra i più negativi si segnala quello della Unione Nazionale dei Consumatori.
“Se gli sconti restassero solo per chi consumerà meno rispetto a quest’anno, si tratterebbe di un escamotage e una scusa per non rinnovare il taglio fiscale delle bollette“, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Siccome quest’anno è stato l’inverno più caldo di sempre, gli italiani hanno acceso i riscaldamenti per 15 giorni in meno e 1 ora al giorno in meno per via dei provvedimenti di Cingolani, nessuna famiglia sarà in grado di risparmiare sui consumi di gas di questa stagione termica. Senza contare che, viste le bollette da infarto, tutti hanno già compiuto miracoli per risparmiare sia sulla luce che sul gas”.
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