Il prestito vitalizio ipotecario per gli over 60
29 apr 2015 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Dal 6 maggio ecco il prestito vitalizio ipotecario per gli over 60
Entra in vigore il 6 maggio prossimo il prestito vitalizio ipotecario, valida alternativa alla pensione integrativa, frutto di una normativa approvata in via definitiva a marzo e riservata ai proprietari di immobili che abbiano più di 60 anni. Un dato non da poco, quello dell'età, visto che la nuova normativa ha abbassato di ben cinque anni (prima si parlava di 65 anni come limite minimo) la soglia di accesso al prestito, garantendo così un più ampio margine per usufruire del prestito stesso. Tanto per capirci, quando si parla di prestito vitalizio ipotecario si parla di una forma specifica di prestito personale, una specie di mutuo alla rovescia, che dà la possibilità di ottenere un finanziamento erogato da banche o da altri intermediari finanziari (solo quelli la cui attività di finanziamento sia disciplinata dal “Testo unico banche”) previa l'imposizione di un’ipoteca sulla propria abitazione. Il prestito si estingue con la morte di colui che l'abbia richiesto tramite la vendita dell’immobile oggetto d'ipoteca, vendita effettuata dalla banca o dall'istituto che ha erogato il prestito.
Ipoteca in cambio di cash.Nell'attuale panorama dei prestiti, ma soprattutto nell'attuale panorama di crisi crescente del credito, la novità dei prestiti vitalizi ipotecari (previsti dalla legge 2 aprile 2015 numero 44, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 92/2015) non è roba da poco, visto che, alla fine, prevede la possibilità, destinata ai pensionati - o, meglio ancora, destinata più in generale a chi abbia un'età superiore ai 60 anni - di usufruire di un prestito, cioè di una cifra pari a una percentuale del valore dell'immobile ipotecato, in cambio di liquidità immediata. il proprietario dell’immobile non ne perde il possesso ma converte parte del suo valore in denaro, garantendosi un vitalizio tramite l'accensione di un’ipoteca con la banca e lasciando poi agli eredi la decisione se riscattare o meno l'immobile stesso. A sua volta, la banca riconosce al pensionato over 60 il finanziamento per una somma pari a una percentuale del valore di mercato di quel dato immobile, valore stabilito tramite una perizia e garantito direttamente dall’ipoteca che sia stata iscritta sulla casa in favore della banca o della finanziaria che ha erogato il prestito. L'esempio pratico può essere quello di un 65enne, proprietario di un'abitazione che vale 200 mila euro, chiede un finanziamento pari al 20% del valore di quell’immobile, cioè chiede alla banca 40 mila euro. Il prestito gli viene concesso e lui ottiene subito l'importo richiesto. A un tasso d'interessi pari al 5%, il beneficiario può decidere se versare annualmente gli interessi, pari a 2000 euro, oppure se versarli contestualmente al rimborso della somma finanziata: in questo caso la nuova disciplina impone una cifra superiore rispetto a quanto si paga saldando ogni anno solo gli interessi.
Tanti vantaggi per gli over 60. Tra i vantaggi insiti nella nuova disciplina, che si propone di fatto come una valida alternativa alla pensione integrativa, c'è il fatto che essa eviti l'eventuale possibilità della perdita della proprietà immobiliare: non viene, infatti, preclusa agli eredi la possibilità di recuperare l’immobile che sia stato dato in garanzia, ma anzi viene lasciata agli stessi eredi la scelta se rimborsare il credito della banca estinguendo la relativa ipoteca. Dopo la morte dei proprietari, se questi non hanno rimborsato anticipatamente il prestito, gli eredi possono scegliere se estinguere il debito, vendere l’immobile ipotecato oppure affidare la vendita dell'immobile alla stessa banca mutuataria.
In attesa del regolamento.Adesso, entro tre mesi dall’entrata in vigore della nuova legge, il ministero per lo Sviluppo economico deve adottare il regolamento che stabilirà le regole per l’offerta di questi prestiti: dovrà individuare casi e formalità che comportino la significativa riduzione del valore di mercato degli immobili, tali da giustificare le richieste di rimborso integrali dei finanziamenti. Il regolamento verrà adottato dopo avere sentito sia l’Abi, cioè l'Associazione delle banche italiane, che le associazioni dei consumatori.
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