Il 10% degli italiani chiede un prestito per arrivare a fine mese
14 mar 2014 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Il 10% degli italiani chiede un prestito per arrivare a fine mese
Vista la perdurante crisi economica, le famiglie sono sempre più in difficoltà e, per arrivare a fine mese, si rivolgono alle banche in modo da trovare un prestito conveniente per far fronte alle tante spese mensili.
Che la situazione italiana sia più che negativa è dimostrato da una ricerca realizzata dall'Università di Milano per il Forum Ania-Consumatori. Si tratta dell'Osservatorio sulla vulnerabilità economica delle famiglie italiane, ricerca resa nota nel volume “La famiglia al tempo della crisi, tra vulnerabilità economica e nuove forme di tutela”.
Dall'indafgine sembra risulti chiaro che la vulnerabilità economica delle famiglie italiane è aumentata: il 94,5% delle famiglie della penisola si trova in situazione economica difficile, addirittura il 10% arriva a fine mese grazie a prestiti che vengono chiesti alle finanziarie.
In dettaglio, la ricerca attesta che la vulnerabilità economica è cresciuta del 17% passando dal valore medio del 2,7% nel 2010 al 3,16% nel 2013. Secondo l'indagine dell'Università di Milano, le famiglie con valore di vulnerabilità inferiore a 1 sono i nuclei famigliari che riescono ad arrivare alla fine del mese esclusivamente con le loro forze: queste però, è bene saperlo, attualmente sono solo il 5,5% della popolazione italiana. Una percentuale ben maggiore, e cioè il 10% della popolazione del Belpaese, invece, è composta da famiglie che versano in gravi condizioni economiche e presentano un indice di vulnerabilità superiore al 7,5.
Da questi dati, risulta evidente come aumenti in Italia il disagio economico che cresce e si moltiplica sempre più velocemente: la ricerca dimostra che le famiglie italiane costrette a intaccare i risparmi per arrivare alla fine del mese sono aumentate, passando dal 15% al 21%, così come aumentano vertiginosamente quelle che, sempre per lo stesso motivo, chiedono un prestito alle banche sono passate dal 6% all'8%.
Decisamente ancora più alta la percentuale delle famiglie che non riesce più ad affrontare ogni mese delle spese impreviste da 700 euro di media, arrivata a toccare il 26% della popolazione: un dato drammatico se affiancato a quello delle persone che in Italia oggi rinunciano, sempre per motivo economici, a cure mediche specialistiche, arrivate al 34,4% della popolazione.
Le fasce più esposte al disagio sono quelle che hanno meno di 30 e più di 65 anni. Il motivo di tutto questo sta nel fatto che aumenta vertiginosamente la percentuale dei capifamiglia che o hanno perso il lavoro oppure lamentano una progressiva riduzione delle ore di lavorative. “E' in decisa flessione la capacità degli italiani di proteggere il tenore di vita acquisito che, in futuro, è destinato ad abbassarsi ancora”, spiega Silvano Andreani, presidente del Forum Ania-Consumatori. “La crisi e i riflessi negativi sull'occupazione hanno contribuito ad accrescere la vulnerabilità degli italiani, portando un impoverimento di ampie fasce di cittadinanza”, sottolinea Andreani.
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