I tassi aumentano, i prestiti calano
2 gen 2024 | 2 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.
I dati di Abi
A novembre i prestiti a imprese e famiglie sono diminuiti del 3,4% rispetto allo stesso mese del 2022. Il ritmo del calo è praticamente costante rispetto al -3,3% registrato a ottobre. Lo afferma l’Abi, l’Associazione bancaria italiana, nel suo bollettino mensile.
L’andamento dei tassi
“Il calo dei volumi di credito - spiega l’Abi - è coerente con il rallentamento della crescita economica, che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti”. A questo quadro non certo positivo si aggiunge poi il peso dei finanziamenti, che scoraggia famiglie e imprese e rende le banche più caute, per il timore di non riavere il proprio credito.
Il tasso medio sui nuovi mutui è stato infatti del 4,48%, in crescita rispetto al 4,35% di ottobre. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è stato del 5,55%, anche in questo caso in aumento rispetto al mese precedente, quando era al 5,46%. Il tasso medio sul totale dei prestiti ha toccato il 4,75%, contro il 4,71% di ottobre.
Dalla Bce ai prestiti
“I più recenti dati, relativi agli andamenti dell’economia dell’area dell’euro e di quella italiana, continuano a mostrare che gli effetti della politica monetaria restrittiva realizzata dalla Bce si stanno manifestando”, ha sottolineato l’Abi. Parte tutto da lì: dall’aumento dei tassi approntato dalla Banca centrale europea nel tentativo di raffreddare l’inflazione.
Nelle ultime due riunioni, la Bce ha lasciato i tassi invariati, facendo prevedere l’inizio di un periodo di tassi costanti. Nei prossimi mesi, anche i costi di finanziamento dovrebbero comportarsi nella stessa maniera, tenendo però presente che le decisioni della Banca centrale si scaricano su mutui e prestiti con alcuni mesi di ritardo.
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