I consigli di Confcommercio per ridurre i consumi
29 nov 2022 | 2 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.
Dalle luci al riscaldamento, fino agli elettrodomestici
La sfida del risparmio energetico, resa ancora più urgente dal caro bollette, non riguarda solo le famiglie ma anche i punti vendita. Ecco perché Confcommercio ha stilato un decalogo specifico per le attività commerciali. Una serie di consigli che, una volta di più, evidenziano l'impatto delle nostre abitudini e l'importanza di avere apparecchiature di classe energetica elevata.
Luci
Le prime due indicazioni di Confcommercio riguardano l'illuminazione: “Spegnere le insegne luminose e le apparecchiature non necessarie in concomitanza con gli orari di chiusura dell’attività commerciale” e “ridurre l’intensità luminosa del punto vendita”. Visto che non si può sacrificare la visibilità negli spazi aperti al pubblico, il consiglio è di “spegnere o ridurre l'illuminazione in ambienti poco frequentati”.
Riscaldamento
Una quota importante di consumo, in casa come nei punti vendite, passa dalla climatizzazione dalla “tenuta” degli edifici. È quindi importante “regolare la temperatura ambientale nell’ottica di contenere i consumi; interrompere la funzione di riciclo dell’aria nelle ore notturne; tenere chiuse le porte di ingresso per evitare dispersioni termiche in assenza di lame d’aria".
Abitudini
Le abitudini, come al solito, fanno la differenza. Ecco perché è necessario ridurre la temperatura dell’acqua utilizzata all’interno dei locali; utilizzare in maniera efficiente l’energia elettrica ed il gas naturale per la cottura dei cibi, monitorando i relativi consumi energetici; utilizzare in modo efficiente le celle e i banchi frigoriferi, attraverso un corretto caricamento, limitando le aperture allo stretto indispensabile e sensibilizzando anche la clientela.
Anche una volta chiuso, il punto vendita può continuare a risparmiare, razionalizzando l’organizzazione del lavoro al di fuori degli orari di apertura al pubblico, dalle pulizie al caricamento dei banchi.
Elettrodomestici
Confcommercio consiglia infine di “utilizzare in modo efficiente gli elettrodomestici in dotazione all’attività commerciale”. In questo caso, oltre alle abitudini, fanno la differenza anche gli strumenti, che devono essere di classe energetica elevata per tagliare consumi ed emissioni.
L'organizzazione sottolinea infatti come, sia nelle case che nei negozi, “la stragrande maggioranza degli elettrodomestici presenti nelle case degli italiani è vecchia”. L'età media è infatti di 12-14 anni per lavatrici e lavastoviglie; di 14-18 anni per i frigoriferi; addirittura di vent'anni per forni e piani cottura. Vale quindi la pena acquistare elettrodomestici più moderni, anche con l'aiuto di prestiti che vengono “ammortizzati” dal risparmio in bolletta. Grazie a una maggiore efficienza e a programmi “eco” che le apparecchiature più datate non hanno, è possibile tagliare i consumi.
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