Gli italiani tagliano le spesa extra, ma non i viaggi
27 feb 2024 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
3 su 10 ricevono un aiuto dai familiari
Famiglie ancora in grande difficoltà ed economia italiana col freno a mano: le due situazioni vanno purtroppo a braccetto, dato che a un basso potere d’acquisto corrisponde una domanda più contenuta dei beni e servizi prodotti nel Paese.
A confermare il perdurare di questa situazione è l’Osservatorio Findomestic di febbraio che ha messo in evidenza come ben quasi tre italiani su dieci stiano attualmente ricevendo un aiuto economico da un familiare.
L’aiuto tra le generazioni come supporto per arrivare a fine mese
La situazione economica per il 40% delle famiglie italiane continua a essere “molto” o “abbastanza” problematica. Oltre la metà (52%) negli ultimi 3 mesi non è riuscita a risparmiare nulla del reddito guadagnato e l’inflazione rimane la preoccupazione principale di 6 italiani su 10. In questo quadro, secondo l’ultimo Osservatorio Findomestic, l’aiuto familiare, spesso intergenerazionale, si rileva fondamentale per 3 famiglie su 10.
A ricevere un aiuto economico dalla propria famiglia è praticamente quasi un terzo dagli italiani e molti (23%) lo hanno avuto in modo ricorrente, soprattutto per pagare le bollette e la spesa alimentare. Secondo l’analisi il 10%, invece, ha ricevuto un sostegno economico una tantum dai propri familiari sotto forma di prestito, donazione di denaro o di beni importanti. Sono soprattutto i genitori (60%) a prestare aiuto e in percentuale minore (13%) fratelli o sorelle.
Intenzioni d’acquisto: più viaggi, ma meno auto
La prudenza degli italiani nei confronti delle spese non necessarie emerge con forza dai dati relativi alle intenzioni d’acquisto per i prossimi 3 mesi calano: secondo l’Osservatorio Findomestic sono in calo di oltre l’8%.
Come già emerso in altre analisi, gli italiani sembrano essere più inclini a spendere per il proprio benessere tanto da rinviare alcuni acquisti di beni durevoli: le intenzioni d’acquisto sono mediamente in calo, salvo per i viaggi primaverili ed estivi che complessivamente riscuotono un 10,8%.
Una volta terminati gli ecoincentivi per le auto a motore termico a basse emissioni (i più utilizzati dagli italiani), le intenzioni d’acquisto di auto nuove sono di nuovo calate (-11,5%) trascinando al ribasso (-8,3%) la propensione media all’acquisto degli italiani per i prossimi tre mesi. Come rilevato dall’Osservatorio Findomestic, il settore della mobilità risulta tra i più ridimensionati dal taglio alle spese da parte delle famiglie: anche la propensione all’acquisto di auto usate e motoveicoli è infatti in calo, rispettivamente del 16,5% e 18,2%.
Acquisti di telefonia e pc in picchiata
A soffrire però sono anche altri settori: nell’ambiente domestico gli impianti di isolamento termico registrano una flessione a doppia cifra per (-19,5%) insieme ai piccoli elettrodomestici (-11,4%). Arretrano anche i grandi elettrodomestici (-6,3%), i mobili (-4,5%), gli infissi (-2,4%) e le caldaie a condensazione e biomassa (-0,9%). Al contrario risultano in crescita le pompe di calore (+8,3%) e gli impianti fotovoltaici/solari termici (+6,5%).
Segno “meno” per la propensione agli acquisti nel comparto tecnologico: fotocamere (-4,7%), tablet (-4,9%), TV (-6,5%), telefonia (-10,2%) e pc (-13,5%). Al contrario, aumenta l’intenzione di acquistare monopattini (+28%) ed e-bike (6%), strumenti per la mobilità percepiti come “a basso costo” e adatti a spostamenti per distanze molto limitate.
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