Gli italiani sanno gestire il bilancio familiare?
21 mag 2019 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Quanto siamo bravi a gestire i soldi di casa?
Arrivare a fine mese rappresenta ancora per molte famiglie italiane un’impresa tanto più per chi si è perso nel groviglio di spese e voci in uscita.
Secondo l’associazione di difesa dei consumatori Cittadinanzattiva, che ha effettuato un’indagine su un campione di 1500 cittadini, la visione complessiva dei pagamenti è spesso confusa: la difficoltà a misurarsi con temi quali il bilancio familiare, il risparmio, i concetti base della finanza tra cui il finanziamento di un mutuo e dei prestiti personali, fa sì che l’ammontare delle spese correnti rappresenti spesso un groviglio di impegni di cui non si conosce l’esatto importo.
La maggior parte delle spese infatti sono note solo in modo approssimativo e tra queste rientrano le bollette della luce e del gas, le tasse, le spese per la salute, per il cibo e l’abbigliamento. Solo poco più di un cittadino su tre conosce con precisione a quanto ammontano le proprie spese mensili. La metà le conosce in maniera approssimativa e una percentuale, che oscilla fra l’11% e il 17%, non lo sa per nulla.
L’indagine, promossa dall’associazione rientra nel progetto “Risparmio e vulnerabilità”, parte del programma di iniziative “Più informati, più protetti” promosso dal Forum ANIA Consumatori, ha fatto emergere diversi problemi legati alla gestione del budget familiare, a partire dall’effettiva possibilità di risparmiare (per il 33% le entrate coprono appena le uscite) e dalla conoscenza precisa dei soldi che escono dal portafoglio.
Curiosamente invece, risulta abbastanza chiaro per tutti gli interpellati quali siano i costi che nel corso di un anno hanno subito un incremento e che hanno inciso sul proprio budget. Nello specifico gli aumenti sono stati registrati soprattutto per le utenze (es. luce e gas), il trasporto privato e le tariffe dei servizi di pubblica utilità (rifiuti, acqua, asili nido). In controtendenza il 50% degli intervistati dichiara di non sapere però se l’importo della rata del mutuo/affitto sia aumentata rispetto all’anno precedente. Inoltre, solo il 47% di chi sostiene pagamenti rateali, dagli acquisti fino al rimborso di prestiti, dichiara di conoscere precisamente l’importo delle rate.
La metà del campione intervistato ha definito scarse o pessime le proprie conoscenze economico/finanziarie e solo il 16% le considera buone o ottime. Uno su cinque non sa, ad esempio, di poter sospendere il pagamento delle rate del mutuo in determinate condizioni e circa un terzo non è a conoscenza dei bonus elettrici. Ma ancora una volta, anche su questi temi, gli italiani si confermano come quegli studenti volenterosi che attendono la possibilità di recuperare a fine anno scolastico: distratti e svogliati, ma intelligenti e in grado di applicarsi, il 70% degli intervistati non è a conoscenza dell’esistenza di corsi di educazione finanziaria ma più dei due terzi sarebbe interessato a parteciparvi.
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