Frodi, carte di credito e prestiti finalizzati nel mirino
14 lug 2016 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Frodi, carte di credito e prestiti finalizzati nel mirino
Grazie all’ampia disponibilità di dati personali accessibili tramite il web e i social network, gli autori delle “frodi creditizie” sono in grado di escogitare diversi sistemi per rubare l’identità di ignari malcapitati. Una volta ottenute le informazioni necessarie sono poi in grado di ottenere un prestito personale o di acquistare beni tramite una carta di credito o un prestito finalizzato che ovviamente non verrà mai rimborsato.
Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio realizzato da Crif, società che gestisce uno dei più noti sistemi di informazioni creditizie, nell’intero anno 2015 i casi di truffa creditizia nel nostro Paese sono stati 25.300 e hanno determinato una perdita economica superiore ai 172 milioni di euro.
Nel 32,8% dei casi registrati lo scorso anno il valore della truffa non supera tuttavia i 1.500 euro. Più preoccupazione invece suscitano le frodi che hanno un valore compreso tra 3.000 e 5.000 euro che hanno registrato un incremento pari al 32% rispetto al 2014.
Aumenta quindi il valore delle truffe ma si riducono i tempi necessarie per scoprirle: oltre la metà dei casi viene scoperta entro 6 mesi. Nel 16% dei casi tuttavia la scoperta avviene dopo più di tre anni con notevoli danni per chi l’ha subisce.
Anche nel 2015, così come per il 2014, la tipologia di finanziamento prediletta dai truffatori è quella del prestito finalizzato utilizzato nel 74,3% dei casi. Complessivamente, nell’ambito di questa tipologia di prestiti, il 38,5% dei casi di frode ha avuto per oggetto l’acquisto di elettrodomestici; una quota rilevante ha riguardato anche il settore auto-moto (con il 13,8%),’arredamento (8,1%) e l’elettronica–informatica–telefonia (6,8%).
Subito dopo il prestito finalizzato, si collocano tra le categorie più colpite da questa piaga, il prestito personale e le carte di credito che rappresentano rispettivamente l’11,8% e 11,4% dei casi di frode.
La maggior parte delle vittime sono uomini (il 64,1% del totale). Se si guarda alla fascia d’età, quella più colpita è compresa tra i 41 e i 50 anni, con una quota del 27,9%; la fascia di età nella quale si rileva il maggior aumento delle frodi è però quella degli over 50 (che registra un aumento del 15,1% rispetto all’anno precedente) mentre diminuisce l’incidenza dei casi tra gli under 30 (che si riducono del 24,3% rispetto al 2014).
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