Finanziamenti: quasi 1 italiano su 2 ne ha chiesto uno nel 2022
18 apr 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
In calo, invece, la rata media mensile
Nonostante un contesto economico che resta difficile, le famiglie italiane non hanno timore di ricorrere al credito al consumo per sostenere i propri acquisti pur calibrandone meglio l’entità rispetto alle proprie entrate mensili. Ben un italiano su due ha in corso un finanziamento, richiesto in banca o a una società specializzata per l’acquisto della casa o di altri beni e servizi.
La conferma arriva dalla Mappa del credito realizzata da Mister Credit, divisione del gruppo Crif, che rivela come nell’ultimo anno si sia registrato un allargamento della platea dei cittadini maggiorenni con un mutuo o un prestito.
Prestiti finalizzati: i più gettonati per gli acquisti
Secondo i dati rilevati da Crif, partendo dall’analisi di quelli disponibili in Eurisc, il suo sistema di informazioni creditizie, sul totale della popolazione la quota dei cittadini maggiorenni che hanno sottoscritto un mutuo o un prestito nel 2022 era pari al 47,4%, con un +6,5% rispetto al 2021.
Per quanto riguarda la tipologia di finanziamento più diffuso, l’analisi mostra al primo posto i prestiti finalizzati (destinati all’acquisto di beni e servizi quali auto, moto, elettronica ed elettrodomestici, articoli di arredamento, ecc.) che superano quota 50% sul totale (nello specifico 51,1%, segnando un +0,7% rispetto all’anno precedente) e registrano una rata media di 140 euro (con un calo del 6,4% rispetto al 2021).
Al secondo posto, si collocano i prestiti personali, con una quota pari al 29% (in crescita del +2%) e una rata media di 271 euro (-0,7%).
Regioni che vai, rata che trovi
Le regioni in cui i cittadini ogni mese rimborsano la rata media più elevata sono il Trentino-Alto Adige, con 388 euro, la Lombardia con 356 euro e il Veneto, con 343 euro. Seguono l’Emilia-Romagna e il Friuli-Venezia Giulia, rispettivamente con 332 e 331 euro.
In tutte queste regioni si rileva una elevata incidenza dei mutui, che si caratterizzano per un importo da rimborsare decisamente più elevato rispetto alle altre forme. Nello stesso tempo però, in queste regioni il reddito disponibile risulta spesso più elevato rispetto alla media nazionale, e questo consente ai consumatori di rimborsare una rata più elevata senza intaccare il livello di sostenibilità finanziaria.
Al Sud e nelle Isole le rate mensili sono invece più "leggere", soprattutto in Calabria, dove si attestano a 253 euro, in Sardegna (259 euro) e in Molise (261 euro) in virtù della più modesta incidenza dei mutui.
Nel complesso, nel 2022 la rata media rimborsata ogni mese è risultata in calo rispetto all’anno precedente in quasi tutte le regioni del Paese, con uniche eccezioni il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia.
A quanto ammonta il debito residuo da rimborsare
Per quanto riguarda il debito residuo ancora da rimborsare, i dati evidenziano come il Trentino-Alto Adige sia al primo posto del ranking nazionale con 42.442 euro pro capite, seguito dalla Lombardia, con 42.141 euro. Anche Emilia-Romagna e Veneto si caratterizzano per un’esposizione residua intorno ai 39.000 euro. Nel complesso, in tutte queste regioni si evidenzia un’elevata incidenza dei mutui nel portafoglio.
All’estremo opposto della classifica, con 21.201 euro, i cittadini della Calabria risultano avere un debito residuo pari circa alla metà di quello dei lombardi. Per altro, solamente in Calabria, Sicilia e Molise il valore che rimane ancora da rimborsare per estinguere i finanziamenti in corso risulta inferiore ai 25mila euro. Nel complesso, rispetto all’anno precedente si registra un incremento del debito residuo in tutte le regioni.
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