Finanziamenti: a gennaio mutui in calo e prestiti in aumento
23 feb 2023 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
A guidare la crescita sono i prestiti personali
Il 2023 si è aperto con un andamento della domanda di credito delle famiglie italiane a due velocità. A rivelare l’andamento divergente di mutui e prestiti è l’ultimo Barometro realizzato dalla società Crif relativo all’andamento delle richieste di finanziamenti da parte delle famiglie nel mese di gennaio.
Per quanto riguarda i nuovi mutui e le surroghe si registra infatti una contrazione strutturale delle richieste che perdura ormai da un anno e che fa segnare nel mese di gennaio un complessivo calo del 22,8%. In compenso, la riduzione della domanda di mutui è controbilanciata dalla vivacità delle richieste di finanziamenti, che complessivamente, se si sommano i prestiti personali e quelli finalizzati, hanno visto un incremento del +11,7% rispetto a gennaio 2022. A trainare il dato, secondo Crif, è il balzo del 31,4% dei prestiti personali.
Balzo in avanti per i prestiti personali
Se si guarda ai finanziamenti personali, la domanda per i prestiti finalizzati a gennaio è risultata più prudente in quanto legata alla domanda di beni durevoli il cui acquisto potrebbe essere stato rinviato ai prossimi mesi.
Entrando nei dettagli, sulla scia dell’andamento positivo delle richieste di prestiti registrata nel 2022, nel mese di gennaio vi è stato invece un aumento record dei finanziamenti personali con un +31,4%, mentre quelli finalizzati all’acquisto di beni e servizi rimangono pressoché stabili con un +1,1%.
Domanda più contenuta per i prestiti finalizzati
Se si guarda all’importo medio della domanda generale di prestiti, il valore complessivo di gennaio è pari a 8.341 euro con una variazione, rispetto a gennaio 2022, del +4,1%. Per quanto riguarda invece lo spaccato delle due forme tecniche, il Barometro evidenzia che per i prestiti finalizzati l’importo medio richiesto si è attestato a 5.722 euro contro i 12.071 euro dei prestiti personali.
“A livello generale questo inizio d’anno mostra una domanda di credito resiliente agli scossoni macroeconomici, anche se gli elementi di incertezza risultano ancora molteplici. Da un lato abbiamo infatti le ripercussioni geopolitiche del conflitto russo-ucraino, dall’altro una pressione inflattiva galoppante che mina il potere d’acquisto delle famiglie. Cartina di tornasole di questo contesto incerto sono proprio i tassi variabili dei mutui che ad oggi sono da considerarsi uno degli investimenti più onerosi per le famiglie”, ha commentato Simone Capecchi, executive director di Crif.
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