Figli: in aumento i costi da sostenere per il primo anno di vita
11 giu 2024 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Le voci di spesa che pesano di più
Nel 2023 in Italia, stando agli ultimi dati diffusi dall’Istat, i nuovi nati sono 379 mila, con un tasso di natalità pari al 6,4 per mille (era 6,7 per mille nel 2022).
Si fanno sempre meno figli e tra le tante ragioni alla base di questa scelta vi sono non solo quelle strettamente personali, ma anche motivazioni di natura prettamente pratica come la situazione occupazionale, spesso di tipo precario fino a una certa età, e il costo della vita, che ostacola l’acquisto della prima casa e la progettazione di piani a lungo termine. Per tradurre questo “sentiment” in indicazioni di natura concreta, l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha aggiornato la sua analisi sui costi per mantenere un bambino nel primo anno di vita.
Costi in salita rispetto al 2023
Secondo quanto emerge dallo studio dall’associazione di difesa dei diritti dei consumatori, il costo complessivo per mantenere un bambino nei suoi primi 12 mesi di vita varia da un minimo di 7.431,58 euro fino ad un massimo di 17.585,78 euro. Rispetto al 2023, mediamente, si registra un aumento complessivo del +5% per i costi minimi e del +3% per i costi massimi.
Alla luce di questi valori, anche per alleggerire l'impatto di queste spese sul budget familiare, sono sempre di più i genitori che ricorrono a prestiti personali o che escogitano ogni soluzione per risparmiare ricorrendo all’usato o ai portali online per acquistare i prodotti necessari, oppure aderendo ai numerosi gruppi di scambio esistenti sui social network e online.
L’usato aiuta a contenere il budget
Acquistando online il risparmio sull’importo minimo di spesa per il mantenimento di un bimbo nel primo anno di vita è del 30%, mentre su quello massimo del 36% (esclusi i costi relativi ai beni di prima necessità quali pannolini, farmaci, biscotti, latte e pappe e le visite mediche).
Il costo complessivo diminuisce ancor di più se si ricorre al canale dell’usato: comprare prodotti di seconda mano consente di risparmiare sulla spesa finale da un minimo del 53% fino ad un massimo del 61%.
Feste di compleanno e baby shower sempre più onerosi
Nonostante i costi proibitivi per il sostentamento di un bambino nei suoi primi 12 mesi di vita, i baby shower e le feste in grande stile per il primo compleanno vanno sempre più di moda. Di pari passo però, i costi necessari per organizzarli aumentano: nel 2024, l’allestimento di un baby shower nella propria abitazione per 25 invitati ha un costo medio di 876,46 euro (+6% rispetto al 2023). Nel caso di una festa di compleanno per 35 persone, invece, l’importo da sostenere è di 1.191,94 euro (+4% rispetto al 2023). Ovviamente però, queste voci di costo attengono a scelte personali e possono essere contenute limitando ad esempio il numero degli invitati.
Passeggini e lettini: come cambiano i prezzi da un minimo a un massimo
Per arrivare a misurare l’aumento dei costi nel primo anno di vita dei figli, Federconsumatori ha realizzato delle tabelle nelle quali ha messo a confronto una serie di voci. Tra queste ci sono, fra le altre, passeggino, lettino, fasciatoio, vestiti e calzature, seggiolino auto, culla, latte e pappe, biscotti e giocattoli. Per ogni voce viene riportato un costo minimo e uno massimo.
Il risultato è che per un passeggino i neo-genitori possono spendere da circa 200 euro a quasi 900 euro. Per il lettino si va da 330 euro a circa 900 euro. Per i vestitini da 1.185 euro a oltre 3 mila euro.
Sui pannolini il range di spesa varia da circa 550 euro a oltre 1200 euro. Su latte e pappe, la spesa può variare da un minimo di circa 1790 euro a oltre 4500 euro. Se si considerano quindi tutte queste voci, l’importo della spesa per ciascuna famiglia oscilla fra poco meno di 7500 euro a quasi 17.600 euro.
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