Eurispes: italiani più fiduciosi nel futuro
2 feb 2016 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Sempre più italiani ricorrono a finanziamenti e alla sharing economy
Più ottimismo e fiducia nel futuro anche se arrivare a fine mese resta per molti un’impresa difficile. Lo afferma il Rapporto Italia 2016 della società di ricerca Eurispes, che come ogni anno indaga sulle abitudini e gli stili di vita delle famiglie.
Rispetto all’anno scorso, secondo i ricercatori, vi sarebbe stata una riduzione dei pessimisti e un aumento degli ottimisti (+10,1%). Ma restano importanti segnali di disagio: il 27,3% degli Italiani non riesce con le proprie entrate ad arrivare alla fine del mese mentre il 44,5% riferisce che la propria famiglia è costretta a utilizzare i risparmi per arrivare a fine mese. Oltre un italiano su tre, il 34,3%, fa fatica ad affrontare le spese mediche. Tra quanti hanno attivato un mutuo, il 37,3% non riesce a saldare le rate e il 40% di chi è in affitto è in difficoltà con il canone.
La perdita del proprio potere d’acquisto rimane comunque una realtà ad inizio 2016 per più della metà dei cittadini, il 53,1%.
Secondo Eurispes tuttavia la situazione rispetto allo scorso anno è in progressivo miglioramento: sarebbero infatti ripartiti i consumi tra cui quelli ritenuti “superflui”. E' diminuito il numero degli italiani che hanno tagliato le spese dedicate ai propri animali domestici o per la baby sitter. Ad aumentare invece è il taglio delle spese mediche che nel 2016 raggiunge quota 34,2%, contro il 32,3% del 2015.
Si tenta in qualche modo di risparmiare anche condividendo con altri l’auto o riutilizzando beni durevoli oppure scegliendo di pagare a rate, facendo ricorso a prestiti personali o a prestiti finalizzati.
La cosiddetta sharing economy sembra fare sempre più proseliti: nell’ultimo anno l’11,1% degli Italiani ha utilizzato servizi di car sharing. Ancora basso (8,1%) invece il numero di chi ha utilizzato servizi di bike sharing o ha fatto ricorso (10,4%) al ride sharing. Alcuni hanno sperimentato l’home sharing (4,6%) che consente di scambiare casa soprattutto per le vacanze. Il 13% ha condiviso libri (bookcrossing) e il 5,1% ha condiviso un ufficio o un ambiente di lavoro con altre persone nell’ambito di spazi di coworking.
In lieve ripresa i pagamenti rateali: negli ultimi 12 mesi ha fatto ricorso a pagamenti rateizzati nel tempo per fare acquisti il 37,6% del campione contro il 32,4% nel 2015. I prestiti bancari vengono richiesti soprattutto per comprare casa (42,6%) e pagare debiti (36,3%).
Ma si conferma sempre in agguato il fenomeno dell’usura: è in aumento del 6% rispetto allo scorso anno la percentuale di chi dichiara di aver sentito di amici o parenti che hanno fatto ricorso ad un usuraio (16,9%) o di aver fatto ricorso alla Caritas o ad altre associazioni per disporre di aiuto (22,9%).
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