Efficienza energetica: chi più spende, più risparmia
11 ott 2018 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Quanto abbiamo speso per ristrutturare le nostre case
Nonostante la maggior parte del patrimonio immobiliare in Italia si confermi ancora bisognoso di “cure”, il tema dell’efficienza energetica sembra aver preso piede e dato il via su vasta scala agli interventi di ristrutturazione.
Ad aver contribuito vi sono sicuramente diverse cause tra cui l’effetto delle detrazioni fiscali, una maggiore consapevolezza circa le opportunità di risparmio energetico e un’offerta più ampia di prestiti su misura per la riqualificazione energetica. Ma, a prescindere da quale fattore abbia inciso in misura maggiore, il dato inconfutabile è che le spese degli italiani per migliorare la performance energetiche delle proprie abitazioni, nel 2017 sono aumentate rispetto all’anno precedente.
Per l’esattezza, gli Italiani hanno speso in totale oltre 3,7 miliardi di euro per interventi di ristrutturazione edilizia finalizzati al risparmio energetico. A fornire il dato è l’Enea che, come ben sa chi ha già richiesto un Ecobonus, rappresenta l’Agenzia nazionale autorizzata a ricevere tutta la documentazione necessaria per usufruire delle detrazioni fiscali legate alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.
Tale spesa, che rispetto allo scorso anno registra un aumento dell’11,2%, ha già consentito un risparmio di energia pari a 1,3 milioni di megawattora l’anno.
Secondo un’elaborazione condotta dal quotidiano “Il Sole24Ore” su dati forniti dall’Enea, che ha permesso di ottenere una mappa degli italiani che ristrutturano per recuperare efficienza energetica, il Nord Italia si conferma l’area in cui vi sono stati più investimenti in questa direzione: i più “virtuosi”, o per meglio dire, i più attenti al portafoglio, sono stati i comuni localizzati lungo l’arco alpino dove i consumi di energia sono in genere sostenuti a causa di inverni più rigidi rispetto ad altre zone.
Con un risparmio pari a 851 kilowattora pro capite l’anno, il record in termini di abbattimento dei consumi spetta a Valleve, comune di 133 abitanti nelle valli bergamasche posto a 1.100 metri di altitudine. In numeri assoluti, si tratta di un taglio di 113mila kWh, 108mila dei quali, secondo i dati in possesso dell’Enea, sono stati ottenuti attraverso interventi finalizzati alla gestione automatizzata degli impianti, un’opzione scelta soprattutto da strutture di grandi dimensioni come gli alberghi.
Più in generale, dall’analisi è emerso come il risparmio energetico vada a braccetto con l’importo investito per ottenerlo: più è elevato e più il beneficio in termini di taglio alla bolletta sembra essere consistente.
La spesa procapite per interventi di efficienza energetica è infatti più elevata in media nel Nord Italia dove si concentra il risparmio energetico maggiore. Curiosamente, invece, il valore pro capite più alto in Italia lo si registra in Sardegna nel comune di Bonnanaro, in provincia di Sassari: grazie ad un investimento medio pro capite pari a 2.395 euro, il comune, che ha una popolazione complessiva di circa 1000 abitanti, si conferma il quinto in Italia per risparmio energetico pro capite e il primo al di fuori del settentrione. Con oltre 2,3 milioni di euro complessivi investiti in pompe di calore, i consumi di energia sono stata tagliati di ben 564,4 kilowattora.
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