Effetto Covid sul Natale: meno regali e più incertezze sul futuro
26 nov 2020 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Viaggi, concerti e spettacoli i settori più colpiti
Nonostante il desiderio di evasione e di leggerezza, come reazione ad un anno molto difficile per tante famiglie italiane, le prossime vacanze di Natale saranno probabilmente nel segno della sobrietà sia in termini di viaggi e spostamenti, sia in termini di consumi date le restrizioni in atto per l’emergenza Covid.
Secondo il Codacons, che ha elaborato una prima analisi sulla propensione alla spesa da parte delle famiglie in vista delle festività, stando al quadro attuale, dovremmo assistere a una generalizzata contrazione dei consumi natalizi (spese per regali, addobbi per la casa, alimentari, cura della persona e bellezza, ecc.) che potrebbero calare complessivamente del 14,5% sul 2019.
Tagli al cibo e ai regali per gli adulti…
Rispetto agli oltre 10 miliardi di euro di consumi registrati a Natale dello scorso anno, gli italiani spenderanno quest’anno circa 8,55 miliardi di euro per la festività, con una perdita che sfiora 1,5 miliardi di euro. Nonostante l’eventuale ricorso a finanziamenti su misura e a prestiti personali, la spesa dovrebbe quindi passare dai 386 euro a famiglia del 2019 ai circa 330 euro del 2020. I comparti dove le famiglie, al momento, prevedono di ridurre maggiormente gli acquisti sono: concerti e spettacoli (85%), viaggi (70%), articoli sportivi (35%), gioielli e bijoux (30%), abbigliamento e calzature (28%), trattamenti di bellezza e cura della persona (22%), addobbi per la casa (15%).
…ma salvi i giocattoli per i bambini e l’hitech
A risentire del taglio della spesa non saranno solo gli articoli tradizionalmente destinati ai regali ma anche i generi alimentari, storicamente invece abbastanza solidi: tutto il settore potrebbe essere colpito dall’effetto Covid, con tavole più leggere del 5% rispetto allo scorso anno, salvo nuove restrizioni sugli spostamenti interregionali e sul numero degli invitati a pranzi e cenoni di Natale.
Si manterrà invece stabile la spesa per i giocattoli da destinare ai bambini, e si stima una sensibile crescita dei consumi per il comparto elettronica e hi-tech (12%) trainati dalla diffusione dello smartworking.
Ovviamente occorre precisare che si tratta di una prima stima sui consumi elaborata a metà novembre. Restano esclusi da questo calcolo gli acquisti che avverranno durante il Black Friday ed eventuali aggiornamenti normativi in grado di dare una boccata d’ossigeno allo shopping dell’ultimo minuto.
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