Dove converrebbe fuggire per risparmiare
21 gen 2016 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Ubs stila la classifica delle città dove una famiglia di tre persone spende meno
Alzi una mano chi non ha mai sognato di cambiare vita e di fuggire dall’altra parte del pianeta.
A dare qualche spunto ci pensa un’analisi della banca di investimento Ubs che, date le sue competenze in materia finanziaria, è andata a sondare uno dei tasti dolenti per chiunque intenda cambiare paese, ovvero il costo.
Un team di ricerca della società ha preso in considerazione il costo della vita per una famiglia di tre persone, escludendo il ricorso a eventuali prestiti personali o improvvise vincite alla lotteria, e monitorando i prezzi di 122 beni e servizi, gli stipendi e la capacità di acquisto in 71 città del mondo.
Il valore base di 100 rappresenta il costo della vita a New York, che viene utilizzata come parametro di riferimento per indicare la città più cara in proporzione agli stipendi (dei comuni mortali, si intende). A questo punto occorre dire però agli italiani in fuga all’estero che la ricerca in questione va presa con le pinze: l’unità di misura è data dal costo della vita a New York e non da quello di Roma o di Milano, né tanto meno il nostro Sud Italia (dove il costo del pane al chilo è talvolta la metà di quello delle grandi città del Nord se proprio vogliamo dirla tutta…).
Fatte le dovute premesse veniamo quindi alla classifica: al primo posto per la convenienza, secondo gli esperti di Ubs si collocherebbe Varsavia, in Polonia. A renderla così attraente, soprattutto per chi vuole avviare un’attività nel Paese, è l’aumento dei consumi della popolazione e un tasso di crescita del Pil nettamente tra i più alti in Europa e pari al 3,5% nel 2015. A seguire Il Cairo: la spesa per l’affitto, il costo dei generi di prima necessità, degli alimentari e dei trasporti sono molto più bassi rispetto alle altre capitali. In terza posizione Budapest in Ungheria dove secondo i ricercatori la tassa unica del 15% avrebbe spinto la crescita economica. Scorrendo la classifica si incontra Mumbai, definita la capitale commerciale dell’India. Peccato però si rischi di stare un po’ “strettini”: la cittadina pare sia rinomata nel mondo per la più alta intensità di abitanti per chilometro quadrato. Dal caldo indiano agli inverni della Lettonia dove gli esperti suggeriscono, in base ai loro calcoli, di valutare seriamente la città di Riga. Subito dopo si collocano Nuova Delhi, Praga, Bucarest in Romania, Sofia in Bulgaria e la capitale dell’Ucraina Kiev, anche se quest’ultima avrebbe sofferto l’impatto economico del conflitto con la Russia. A questo punto i ricercatori non lo scrivono ma il dubbio sorge: e se il denaro non facesse la felicità?
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