Debiti sempre maggiori
6 feb 2013 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Si richiedono prestiti soprattutto per elettrodomestici ed automobili
Se è vero che secondo la Cgia di Mestre le banche concedono sempre meno prestiti alle imprese e alle famiglie mentre ne concedono sempre di più allo Stato e agli enti locali (che registrano il boom dei prestiti) è pur vero che nonostante tutto le famiglie italiane chiedono sempre più prestiti alle banche. Per fare cosa? Per sostenere i consumi, mettendo in modo però un meccanismo perverso che fa dei nuclei famigliari italiani nuclei sempre più indebitati. Secondo i dati 2011 (gli ultimi disponibili per ora) della Camera di commercio di Milano elaborati sulla base delle statistiche della Banca d’Italia, nel 2011 l’indebitamento medio delle famiglie italiane ha toccato i 5 mila euro a nucleo, numero impressionante in rialzo del 41% in cinque anni.
I prestiti al consumo, dicono i dati della Camera di Commercio, rappresentano un quinto di tutti i prestiti che sono stati sostenuti dagli italiani: il 56% di questi è costituito dai mutui contratti per l'acquisto di case. Inoltre, sempre nel 2011 le famiglie nostrane hanno ottenuto in prestito 122 miliardi di euro per acquistare prodotti come elettrodomestici, automobili o mobili. Il fenomeno si è amplificato in maniera esponenziale negli ultimi cinque anni con una crescita del 41%: nel 2006 la cifra spesa in credito al consumo è stata di 87 miliardi di euro, nel 2011 è stata di 122 miliardi. In sostanza, tutto questo significa che oggi le famiglie italiane si sono indebitate per oltre mille euro in più rispetto al 2006. proprio per tentare di arginare il fenomeno la Camera di Commercio milanese pubblica sul suo sito una guida dal titolo: “Il credito al consumo: nuove tutele e nuovi adempimenti”.
Un vademecum per trovare indicazioni su come controllare che il tasso che viene offerto dalla banca sia calcolato correttamente, sulle info che devono essere date al consumatore prima che si arrivi alla firma del contratto e su come è possibile recedere dal contratto o su come riconoscere le clausole vessatorie. Se la situazione sia destinata a cambiare non si sa. Forse si, a giudicare dai dati 2012 pubblicati dal Crif secondo cui, l'anno scorso è scesa del 4% la richiesta di prestiti da parte delle famiglie italiane che chiedono anche importi medi inferiori (4.597 euro nel 2012 rispetto a 5.192 euro del 2011) e che tengono botta soprattutto con i prestiti sotto i 5mila euro, fascia più gettonata con il 72% della domanda complessiva.
Offerte confrontate
Confronta i prestiti online e risparmia su finanziamenti personali e cessione del quinto.
Prestito personale
Finanzia i tuoi progetti
Cessione del quinto
Ottieni fino a 75.000€