Crollo continuo per i prestiti alle famiglie.
10 lug 2013 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Scendono prestiti personali e per acquisto di auto e moto, tengono quelli per arredamento
Continuano a calare le erogazioni dei prestiti alle famiglie italiane: lo dicono i dati della trentaquattresima edizione dell'Osservatorio sul credito realizzato da Assofin, Crif e Prometeia che disegnano una parabola discendente apparentemente priva di alcun segno di miglioramento, almeno non prima del 2015, secondo le stime degli analisti. Intanto, nel 2012 l'erogazione dei prestiti ha chiuso in calo dell'11,7% rispetto al 2011, e tornando di fatto ai livelli del 2009. La contrazione è proseguita nel primo trimestre 2013, che ha registrato un -5,9% rispetto allo stesso periodo del 2012.
In dettaglio, la crisi ha colpito i prestiti personali, che l'anno scorso sono crollati del 15,4% e, nel primo trimestre di quest'anno del 10,8%; male anche i finanziamenti finalizzati agli acquisti di autoveicoli e motocicli, rispettivamente in calo del 18% e del 4,4% e i finanziamenti contro la cessione del quinto dello stipendio e della pensione, crollati del 20,7% nel 2012 ma in miglioramento quest'anno, visto che il calo è contenuto al 3,5%.
Tengono i finanziamenti per i consumi di importo più contenuto, come ad esempio quelli necessari all'acquisto di un arredamento, di ciclomotori, di elettronica ed elettrodomestici o quelli sufficienti per viaggi, studi o spese mediche: in genere, in queste categorie, si registra una flessione 2012 del 2,5% pur assistendo, nel primo trimestre di quest'anno, a un ritorno in territorio positivo (+1,5%). Le prospettive per il futuro non sono meravigliose. Secondo l'Osservatorio, nei tre anni dal 2013 al 2015 il credito resterà condizionato dalla situazione instabile dell'economia e dei bilanci delle famiglie. La consistenza del credito al consumo dovrebbe registrare un'ulteriore riduzione quest'anno, più o meno nella misura del 2,1%: seguirà, nel 2014, una fase di relativa stabilità, quantificabile in un +0,4% per poi consolidare la crescita nel 2015 (+2,3%). Secondo l'Osservatorio, nel triennio prossimo venturo, fino al 2015, “il credito alle famiglie resterà condizionato dalla persistente fragilità sia dell’economia che dei bilanci delle famiglie”. Verranno evidenziati tassi di crescita contenuti ma anche una “rischiosità” più alta rispetto al passato. Il ricorso al credito da parte delle famiglie resterà “molto cauto” anche “per effetto del parziale rinvio delle decisioni d'investimento”.
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