Credito alle famiglie: a febbraio crescita record per i prestiti
15 mar 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
L’importo medio i si è attestato a 9.114 euro
Nel mese di febbraio è boom di richieste di prestiti da parte delle famiglie italiane mentre crollano quelle per i mutui. Ma che cosa sta succedendo?
Secondo il Barometro Crif, lo studio sul mercato del credito italiano, a febbraio si conferma “l'andamento contrastato delle richieste di credito da parte delle famiglie”. In pratica, le famiglie acquistano ricorrendo al credito al consumo, ma riducono l’esposizione ai mutui che richiedono un impegno economico più elevato.
Passando ai numeri veri e propri, i prestiti sono cresciuti del 21,5%, mentre le domande di mutuo sono calate del 22,5% malgrado un timido recupero su gennaio (del 5,7 per cento).
L’andamento è tuttavia divergente anche per l’importo medio richiesto: c’è un calo del 9,1% per i prestiti a fronte di un aumento del 6,3% dei mutui. In sintesi, gli italiani chiedono più prestiti ma per importi minori e sottoscrivono meno mutui. Quando lo fanno, però, gli importi devono essere più elevati per riuscire a coprire tutti i costi, spinti verso l’alto dal caro energia.
Mutui e prestiti: gli importi richiesti
Il Barometro CRIF sull’andamento delle richieste di credito da parte delle famiglie mostra un aumento del 22,2% delle richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi a fronte del 20,4% segnato dai prestiti personali.
Nel mese di febbraio si riduce la frenata dell’importo medio dei prestiti richiesti, che nell’aggregato di personali e finalizzati si è attestato a 9.114 euro (in calo del 9,1% rispetto al febbraio 2021). Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda i prestiti finalizzati il valore medio si è attestato a 6.361 euro contro i 13.470 euro dei prestiti personali.
I dati raccolti dal Barometro CRIF confermano che, complessivamente, oltre la metà delle richieste di prestiti si indirizza verso importi inferiori ai 5mila euro.
Al contempo continua la crescita dell’importo medio dei mutui richiesti che nell’ultimo mese di rilevazione si è attestato a 145.414 euro (con un aumento del 6,3% rispetto al febbraio 2021), anche in virtù della costante contrazione delle surroghe, che per solitamente presentano un valore più contenuto.
A questa si accompagna un costante allungamento dei piani di rimborso, con la preferenza degli italiani che si concentra sempre di più su durate superiori ai 20 anni, che arrivano a rappresentare il 61,8% del totale.
Le possibili cause dell’attuale situazione
A cercare di spiegare il perché di questo andamento nel mercato del credito è Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, secondo cui alla base della contrazione della domanda di mutui vi sarebbe una frenata delle surroghe.
“La richiesta di prestiti resta sostenuta, specie relativamente ai finanziamenti di importo contenuto, per i quali resta ancora conveniente la rateizzazione dell’acquisto. Tuttavia le dinamiche generali dei mercati, condizionate dal conflitto in Ucraina e da fattori quali il rialzo dei costi dell’energia e delle materie prime, ci pone di fronte al pericolo inflazione che potrebbe incidere negativamente sugli impegni a lungo termine delle famiglie. A questo riguardo l’Osservatorio Hybrid Lifestyle, realizzato da Nomisma in collaborazione con CRIF, ha valutato l’evoluzione della spesa delle famiglie alla luce proprio della spinta inflazionista: nello specifico, nel 2022 solo il 9% degli italiani pensa di acquistare una nuova abitazione concentrando il bilancio familiare su altre voci di spesa, quali la salute e l’educazione dei figli".
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