Cessione del quinto, Bankitalia tira le orecchie alle banche
14 mar 2018 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Bankitalia: nuove disposizioni sulla cessione del quinto
Banca d'Italia ha pronte le nuove disposizioni che riguardano la cessione del quinto di stipendio o pensione, prestito dedicato a dipendenti pubblici e privati, facilmente ottenibile, caratterizzato da erogazione veloce e minor necessità di controlli sulla reputazione creditizia del richiedente, due qualità che lo rendono uno dei prestiti più richiesti. Il rovescio della medaglia è che spesso le banche propongono prodotti che non rispondono ai criteri di trasparenza obbligatori.
Le 4 criticità. Le novità in tema cessione del quinto sono frutto dell'incontro tenutosi tra associazioni di categoria come Abi, Ufi e Assofin; autorità competenti come Agcom, Ivass e componenti dell’arbitrato bancario finanziario. Dalla riunione sono emerse quelle che oggi vengono definite le quattro criticità del settore da risolvere: concessione del credito, costi connessi, rete distributiva e informativa di trasparenza da consegnare al cliente.
Riorganizzare il settore. Bankitalia, in attesa di emanare le sue linee guida, offre parecchi spunti di riflessione con l’obiettivo di tutelare i consumatori e garantire la massima trasparenza. Con le innovazioni previste, sollecita il mondo del credito al consumo a riorganizzare il settore, spronando gli operatori a porre maggiore attenzione alla valutazione dell'esposizione finanziaria di chi chiede la cessione del quinto, in modo che risulti congrua alla capacità di restituzione evitando casi di sovraindebitamento.
Più chiarezza per i costi. Sempre Bankitalia chiede che venga posta altrettanta cura per quanto concerne i costi accessori, quelli necessari per avere accesso al credito: due esempi su tutti sono la polizza assicurativa obbligatoria e le spese in caso di estinzione anticipata. Costi che vanno indicati con “estrema chiarezza” e “in modo sintetico e immediato” all'interno dell'informativa che viene consegnata al cliente, in modo da evitare spiacevoli sorprese in seguito.
Formare gli intermediari e fare più mistery shopping. La tirata d'orecchie di Bankitalia all'attuale gestione arriva anche all'argomento intermediari: questi dovranno essere formati correttamente in modo da essere il più efficaci possibile nell’illustrare ai clienti potenziali vantaggi e svantaggi del prodotto finanziario che offrono. Banca d'Italia consiglia inoltre di incentivare operazioni di mistery shopping, in modo da verificare la soddisfazione dei clienti apportando eventualmente modifiche ai prodotti.
Terzo richiamo in otto anni. Non è la prima volta che la Banca centrale italiana interviene sull'aegomento. Nel 2009 aveva evidenziato carenze di trasparenza verso i consumatori, nel 2011 intervenne per verificare che gli operatori del settore si fossero adeguati alle normative erogate.
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