Caro-vita in Italia: regione che vai, inflazione che trovi
20 giu 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Sul podio Milano, Genova e Bolzano
Nonostante il rallentamento rilevato dall’Istat, per le associazioni dei consumatori l’inflazione resta alta, con pesanti ricadute sulle famiglie italiane, soprattutto per quanto riguarda i beni alimentari. L’impatto del caro vita è però più evidente in alcune città, come attesta un’indagine realizzata dall’Unione Nazionale Consumatori.
Secondo i dati definitivi di maggio resi noti dall’Istat, l’inflazione annua scende al 7,6%, dall’8,2% del mese precedente. Nonostante questa frenata, per gli italiani non vi sarebbe stato ancora un “alleggerimento” del costo del carrello della spesa che va a sommarsi alle uscite fisse mensili, tra cui le bollette, l’affitto, le rate del mutuo o del prestito auto. La situazione nel Paese però non è come sempre omogenea: in alcune città la spesa settimanale rappresenta infatti un vero e proprio salasso mentre in altre ha un impatto decisamente inferiore sul budget mensile.
Dove il carrello della spesa costa di più
In base ai dati rilevati a maggio dall’Istituto nazionale di statistica, l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita.
In testa alla graduatoria, Milano dove l’inflazione tendenziale pari a +7,9%, pur essendo appena sopra la media nazionale pari al 7,6%, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua, equivalente a 2.145 euro per una famiglia media. A seguire si colloca Genova, la città che ha il record dell’inflazione, +9,5%, e un incremento di spesa annuo pari a 2.071 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Bolzano che con +7,7% ha una spesa supplementare pari a 2.046 euro annui per una famiglia tipo.
Al quarto posto un ex aequo, Siena e Grosseto, +8,7% e una stangata pari a 1.961 euro per entrambe. Seguono Firenze (+8,4%, +1.959 euro), Ravenna (+8,1%, +1.957 euro), all’ottavo posto Mantova (+7,7%, +1.955 euro), poi Varese (+7,4%, +1.951 euro). Chiude la top ten Bologna (+7,8%, +1.946 euro).
In testa, invece, alla classifica delle regioni più “costose”, con un’inflazione annua a +9,3%, la più alta d’Italia, si posiziona la Liguria che registra a famiglia un aggravio medio pari a 1.919 euro su base annua. Segue la Lombardia, dove la crescita dei prezzi del 7,2% implica un’impennata del costo della vita pari a 1.871 euro, terza l’Umbria, +8,2% e un rincaro annuo di 1852 euro.
… e dove invece si spende di meno
Sull’altro fronte della classifica, la città più virtuosa d’Italia in termini di incremento più contenuto della spesa è Potenza, con l’inflazione più bassa del Paese (+5%) e dove in media si spendono “solo” 987 euro in più all’anno. Al 2° posto Catanzaro (+6%, +1121 euro), medaglia di bronzo Reggio Calabria (+6,3%, +1177 euro).
La regione più “conveniente” è ancora una volta la Basilicata, +5%, pari a 968 euro, seguita dalla Puglia (+7,9%, +1.279 euro) e dal Molise (+7%, +1.282 euro).
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