Cala il potere d'acquisto delle famiglie italiane
5 ott 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
E anche la propensione al risparmio
Il potere d’acquisto delle famiglie diminuisce e le associazioni dei consumatori lanciano l'allarme. Secondo l’Istat il calo, al momento, è lieve ma c'è: -0,1% nel secondo trimestre dell’anno. Quello che preoccupa è che il dato, già di per sé negativo, si accompagna al calo della propensione al risparmio, pari al 9,3%, in diminuzione del 2,3% rispetto al trimestre precedente.
Un dato preoccupante che fa il paio con quello dei prestiti personali che, secondo l'Abi, in agosto sono aumentati del 4,1% annuo per un totale di 1.351 miliardi di euro.
Consumatori pessimisti
“La discesa del potere d’acquisto è un dato grave e preoccupante – spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori - Per ora la caduta è lieve ma in futuro la situazione non può che peggiorare: l’inflazione alle stelle sta erodendo il potere d’acquisto delle famiglie dopo averne rallentato la crescita. Ora si è arrivati in territorio negativo. Urgono interventi che possano ripristinare la capacità di spesa degli italiani messi a dura prova dal caro bollette e dal carovita”.
Urgono scala mobile e bonus immediati
“Parliamo – aggiunge Dona - di provvedimenti di carattere strutturale, come la scala mobile all’inflazione programmata: provvedimenti che chiediamo da anni per adeguare gli stipendi al costo della vita senza innescare la spirale stipendi-inflazione. Ma - prosegue il presidente Unc - occorrono anche provvedimenti una tantum e immediati: un esempio è la ripetizione del bonus di 200 euro del governo Draghi per i redditi sotto i 35 mila euro. Il bonus va triplicato e portato a 600 euro: le famiglie vanno aiutate subito, altrimenti non riusciranno a pagare le stangate della luce e del gas da qui a fine anno”.
No alla riduzione dell'iva
Secondo l'Unc è meglio aumentare il reddito delle famiglie più povere piuttosto che ridurre l’iva al 4% sugli alimentari: un provvedimento del genere, sostiene l'unione consumatori, riguarderebbe tutti, anche i benestanti, arrivando a disperdere risorse in maniera poco utile sul fronte dei prezzi.
Codacons, le famiglie intaccano i risparmi
Il Codacons concentra l'attenzione sul fatto che le famiglie sono costrette a intaccare i risparmi pur di riuscire ad affrontare l’aumento dei prezzi e a fare acquisti. “I numeri Istat evidenziano che gli italiani hanno ridotto la propensione al risparmio del 2,3% per colmare la perdita di potere d’acquisto causata dall’aumento dei prezzi al dettaglio – spiega il presidente Carlo Rienzi - Sono dati destinati a scontrarsi con il nuovo quadro degli ultimi mesi del 2022, caratterizzato da un'inflazione alle stelle e da fortissimi rialzi delle bollette di luce e gas.
Stop ai bonus a pioggia
“Questo significa – aggiunge Rienzi – che, rispetto al secondo trimestre, i consumi, il potere d’acquisto e la ricchezza delle famiglie crolleranno negli ultimi mesi del 2022. È un'emergenza – prosegue allarmato Rienzi - che il prossimo governo dovrà affrontare abbandonando la strada fallimentare dei bonus a pioggia e ricorrendo a misure strutturali in grado di abbattere prezzi e tariffe in modo stabile”.
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