Banche sempre più tecnologie con la blockchain
7 giu 2018 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Entro fine anno partirà anche in Italia la fase di sperimentazione
Arriva anche in Italia il fintech, la finanza hi-tech, prevista nell’ultima finanziaria con alcune norma innovative. Con essa sbarca nel Bepaese la blockchain, la nuova internet delle transazioni finanziarie. Applicata ai processi interbancari ha l’obiettivo di conseguire vantaggi che derivano dalla trasparenza e dalla visibilità delle informazioni, da una maggiore velocità d’esecuzione delle operazioni e anche dalla possibilità di effettuare scambi direttamente sull’applicazione. L’obiettivo è ora concretizzato da Abi Lab, laboratorio tecnologico promosso dall’Abi, l’Associazione bancaria italiana, e dalle banche che partecipano al progetto.
Blockchain, via alla sperimentazione con 14 banche. L’avvio della prima sperimentazione della blockchain, tecnologia che consente di creare e gestire un grande database per la gestione delle transazioni condivisibili tra più nodi di una rete, vede impegnate 14 banche italiane: Mediolanum, Monte dei Paschi, Banca Sella, Bnl-Bnp Paribas, Popolare Sondrio, BPM, CheBanca!–Gruppo Mediobanca, Crédit Agricole, Credito Valtellinese, Credito Emiliano, Iccrea Banca, Intesa-Sanpaolo, Ubi e Nexi Banca.
Da dicembre la fase pilota. Senza poggiarsi su alcun soggetto unico centrale, la blockchain, nuovo paradigma di database distribuiti (chiamata in gergo tecnologia Dlt, Distributed ledger technology) cambia il modo di pensare e di progettare le modalità di relazione, mutando lo scambio di valore tra gli attori. La fase pilota, che parte a dicembre, intende costituire una base per le successive implementazioni sinergiche delle varie tecnologie Dlt, arrivando ad applicarle anche a nuovi ambiti e a nuovi processi, proprio grazie alla miglior conoscenza di questi strumenti innovativi, favorita da progetti come questo destinati a coinvolgere l’intero settore bancario.
Primo step, migliorare l’operatività. Il nuovo progetto italiano intende verificare come l’applicazione di tecnologie Dlt contribuisca a migliorare certi aspetti specifici dell’operatività attuale, quegli aspetti che possono provocare, tra le banche, discrepanze da gestire. Tra queste, il tempo necessario a identificare le transazioni non corrispondenti tra due banche, ma anche la mancanza di processi standardizzati e di protocolli unici di comunicazione e la visibilità limitata delle transazioni tra le parti.
Rivoluzione fintech. Tutto questo è espressione del fintech e sta rivoluzionando il mondo bancario proprio con sperimentazioni come quella italiana, che spaziano dalla digital identity, alla gestione di bandi di gara, fino alle piattaforme per le donazioni, per i prestiti personali e i pagamenti internazionali.
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