Bambini: quanto spendiamo per loro?
13 apr 2018 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Libri, scuola, vestiti e divertimento: quanto ci costano i bambini
Anche i bambini diventano un business. Quelli dai 3 ai 13 anni sono una popolazione che, solo in Italia, conta 6,2 milioni di individui e per cui i genitori spendono 3,3 miliardi di euro. Un trend destinato a salire, visto che nel 2017, la spesa è cresciuta dell’1,3% rispetto al 2016. Un business che coinvolge molti settori, non ultimo quello dei prestiti personali.
Libri, la spesa cresce del 7,9%. Un'indagine Doxa ha calcolato l'impatto dei consumi definiti kids mettendo a sistema i dati di otto maxi-comparti: libri, cinema, televisione, giocattoli, cartoleria, videogiochi, parchi e acquari, edicola. «A fronte di una natalità in picchiata, restano alti e in linea col PIL italiano i consumi delle famiglie per i figli. L'anno scorso la crescita più evidente si è registrata nel comparto dei libri, cresciuto, rispetto al 2016, del 7,9% a valore e del 5,5% come copie, per un volume d’affari da 234 milioni di euro», spiega l'amministratore delegato di Doxa, Vilma Scarpino. In pratica, sottolinea Fabrizio Savorani, senior advisor di DoxaKids, «il 14,8% dei libri pubblicati in Italia nel 2017 è rappresentato dai titoli per bambini e per ragazzi».
Giocattoli, business da 1,6 miliardi. Vanno bene anche i giocattoli, che valgono da soli quasi la metà del mercato kids con 1,6 miliardi di euro di spesa in crescita del 4,4%. Soltanto nella settimana di Natale, i gentiori italiani, con una spesa pro capite da 154 euro di media, hanno speso l’11% del budget annuale destinato a questo comparto, in rialzo del 17% sullo stesso periodo 2016. Cifra a cui va aggiunta la somma, sostanzialmente analoga, spesa per i soli videogiochi: 148 euro per ciascun giocatore under 13. Nel comparto videogiochi le famiglie italiane hanno investito nell’ultimo anno 157 milioni di euro, il 4% in più rispetto all'anno precedente
Parchi divertimento e acquari +7,5%. Viaggiano forte anche i parchi divertimento e gli acquari, due scelte per cui le famiglie italiane sembrano non badare a spese. In Italia esistono più di 150 tra parchi tematici, acquatici, faunistici e naturalistici, a cui si aggiungono 240 parchi avventura, acquari e strutture di edutainment. L'anno scorso sono state visitate da oltre 15 milioni di persone generando un fatturato da 430 milioni di euro, il 7,5% in più rispetto al 2016.
La TV per ragazzi fa il pieno di pubblicità. Attualmente i canali dedicati ai bimbi sono 18, tra free e pay, terrestri e satellitari. Tutti insieme raccolgono ben il 41% degli investimenti pubblicitari delle varie aziende che scommettono sul target bambini e ragazzi. La cosa, nel 2017, ha fruttato 115 milioni di euro: 56 milioni, invece, è il budget dedicato dagli italiani ai pacchetti kids delle pay TV.
L'istruzione: non solo università. Se un tempo i prestiti per lo studio erano legati unicamente all'istruzione universitaria o post universitaria, un'indagine di Facile.it e Prestiti.it di qualche mese fa ha messo in luce un aspetto curioso; sempre più spesso i prestiti "formativi" sono legati a livelli di istruzione molto lontani dalla laurea e vengono impiegati per pagare le rette di asili, scuole dell'infanzia o scuole primarie, magari bilingue, in cui i genitori decidono di mandare i figli.
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