Alle donne piacciono i prestiti personali

Sempre di più le quote rosa che desiderano fare affari

Stando a quanto rilevato solamente qualche giorno fa da un interessante report curato da Experian dal titolo “Women in Business”, le quote rosa che desiderano fare affari starebbero crescendo in modo progressivo e, a differenza degli uomini, per potenziare il proprio business scelgono di fare ricorso alla richiesta di un prestito personale.

Nonostante il credito commerciale stia evidenziando nel corso degli ultimi anni un andamento decisamente positivo, le donne, al contrario degli uomini, preferiscono a questi strumenti i più tradizionali prestiti personali. Un fenomeno di grande portata che interessa in modo più generale l’intero comparto del credito. Numeri alla mano: secondo il Women’s Business Enterprise National Council, solo negli Stati Uniti le aziende femminili fondate ogni giorno e che costituiscono ottime opportunità per l’economia sono circa 1.800. Si tratta certamente di una quota rilevante, ma che ancora deve colmare il gap rispetto alle evidenze registrate per le imprese maschili: le donne, in media, svolgono oggi la metà degli scambi commerciali rispetto agli uomini e arrivano a fatturare $15.000 in meno.

La scelta però di far ricorso a un prestito personale, stando a quanto rilevato dagli esperti, può in alcuni casi rendere più difficoltoso ottenere un prestito commerciale in futuro. Inoltre, il numero più alto di prestiti personali utilizzato dalle imprenditrici porta ad alti tassi di credito e movimenti finanziari, circostanze che possono senz’altro influire in modo negativo sui credit score. Per migliorare tale situazione e la salute finanziaria delle donne che fanno affari, il suggerimento principale è quello di mantenere separato il profilo di business da quello personale. Altri importanti passi da compiere sono quello di sfruttare le risorse di credito esistenti costruite proprio per questi specifici scopi, ma anche controllare regolarmente la propria situazione creditizia nei database SIC.