Adiconsum: consigli utili per il risparmio energetico
6 set 2023 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Ognuno deve fare la sua parte
Adiconsum lancia alcune proposte sulle principali questioni in tema di energia. L'associazione dei consumatori è preoccupata dei rincari che stanno assumendo portate difficilmente gestibili dalle famiglie italiane sempre più orientate a farsi carico di prestiti personali pur di sfangare il lunario.
Per questo Adiconsum si è espressa in questi giorni prima di tutto sulle decisioni del governo sulle fonti energetiche future per poi puntare il dito sull’ulteriore aumento del costo delle bollette di gas ed elettricità, dopo quello dei carburanti. Infine, cosa più importante, Adiconsum indica cosa devono fare i 10 milioni di utenti nei pochi mesi che mancano alla completa liberalizzazione del mercato.
Aumento dei costi, occorre una “campagna informativa”
Sul tema dell’ulteriore aumento dei costi dell’energia, accompagnato all’orizzonte dall’imminente liberalizzazione del mercato, Adiconsum pone al centro l'urgenza di avviare una campagna comunicativa curata dalle associazioni dei consumatori, riconosciute dal Cncu, il Consiglio nazionale consumatori e utenti, presso il ministero delle Imprese e del made in Italy.
Una campagna informativa, sottolinea Adiconsum, che avrebbe come obiettivo quello di informare i cittadini-consumatori sugli scenari previsti, prima e dopo il 10 gennaio 2024, data della completa liberalizzazione del mercato, ma anche per orientarli a un consumo responsabile, mirato al risparmio e all’efficienza energetica.
Cambiare modello a favore del risparmio
“Se si vogliamo concretamente abbattere i costi delle bollette per famiglie e imprese – sottolinea l'associazione dei consumatori - oltre agli interventi da noi richiesti al governo su oneri, accise e tassazione relativamente alle bollette di gas, elettricità e sui carburanti, è necessario che anche ognuno di noi faccia la propria parte. Bisogna cambiare i modelli di consumo, orientandoli verso il risparmio ma anche dotarsi di apparecchiature efficienti energeticamente, autoprodursi l’energia nelle varie realtà immobiliari come condomini, case singole, capannoni, opifici, utilizzando anche l’opportunità delle comunità energetiche per socializzare produzione e consumo di energia”.
Gli interventi si autosostengono col risparmio ottenuto
“Questi interventi - prosegue l’associazione - si autososterrebbero col risparmio ottenuto. Addirittura, potrebbero essere realizzati dalle aziende fornitrici dell’energia col recupero spalmato in bolletta. Ciò è ancor più vero per i cosìddetti poveri energetici che, paradossalmente, sono coloro che consumano di più, in quanto non possono permettersi di acquistare apparecchi efficienti. Per cui, si potrebbe fornirgli elettrodomestici di ultima generazione, pompe di calore e altre apparecchiature innovative, nonché verificare la possibilità di dotarli di impianti di autoproduzione di energia rinnovabile, in alternativa al bonus sociale”.
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