Abi: buoni risultati per i prestiti
5 nov 2015 | 2 min di lettura | Pubblicato da Francesca L.
Report Abi sui prestiti in Italia
Prosegue la ripresa dei prestiti personali nel 2015. Ecco quanto emerge dall’ultimo ed interessante bollettino dell’Abi, l’associazione bancaria italiana, che si è occupata di raccogliere ed elaborare in modo approfondito la situazione delle richieste di credito da parte delle famiglie e delle imprese nel mese di settembre di questo anno in corso.
Entrando maggiormente nel dettaglio i prestiti personali hanno registrato una leggera flessione pari allo 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2014 ma, in parallelo, sembra proprio che le varie condizioni a cui questi finanziamenti sono offerti alle famiglie siano nettamente migliorate nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno in corso. A confermare questa circostanza ci sono i tassi di interesse che nei fatti risultano ulteriormente diminuiti attestandosi, almeno per quello che riguarda il tasso medio, al 3,34%, quota che risulta essere il minimo storico fino ad ora raggiunto (a fine 2007 si era arrivati al 6,18%).
Settembre 2015 comunque sembra essere stato il mese migliore nel corso degli ultimi tre anni (precisamente da Aprile del 2012) sia per tutti coloro che desiderano ottenere un prestito personale che per le imprese che richiedono una maggiore liquidità.
A risultare positiva, inoltre, è anche la variazione annua del totale prestiti all’economia che è aumentata di un +0,3%, includendo anche i dati relativi alla pubblica amministrazione. Secondo il report Abi i prestiti all’economia sono passati da 1673 miliardi di fine 2007 a 1825 miliardi attuali, mentre quelli relativi a famiglie e imprese hanno raggiunto i 1414 miliardi contro i 1279 del 2007.
I bancari evidenziano quindi uno scenario positivo esaltando i dati dei primi 8 mesi del 2015 che vedono rispetto al periodo gennaio-agosto 2014 un aumento del 15,9% dei prestiti verso le imprese. Continuano però ancora a farsi sentire gli effetti della crisi e questi si riflettono sull’aumentata rischiosità dei prestiti in Italia, le sofferenze lorde sono infatti passate dai 197,1 miliardi di luglio 2015 ai 198,5 miliardi di euro ad Agosto 2015.
Certo, sembra ancora piuttosto prematuro parlare di una vera e propria ripresa, è necessario ancora fare molta cautela ma si può già intravedere importanti segnali che fanno sperare in un’uscita dalla crisi in tempi non ancora troppo lunghi.
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