A maggio tornano a crescere i prestiti
5 giu 2015 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Gli italiani tornano a spendere
Gli italiani tornano a spendere. Con parsimonia ma in modo decisamente più convinto rispetto allo scorso anno. Il numero di richieste di finanziamento presentate nei primi cinque mesi del 2015 è il più alto degli ultimi quattro anni a causa di un aumento in particolare dei prestiti finalizzati. Lo rivelano i dati elaborati da Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif che prende in considerazione le “istruttorie” vere e proprie, ovvero le domande formali di finanziamento presentate alle società di credito al consumo.
Sulla base di tali informazioni emerge infatti come nel mese di maggio la domanda complessiva di prestiti da parte delle famiglie abbia registrato un aumento del 9,9% rispetto allo stesso mese del 2014. Aumenta quindi la fiducia nella capacità di ripagare i debiti da parte degli italiani anche se, almeno per ora, resta alta la prudenza: ad aumentare sono soprattutto i prestiti finalizzati, solitamente caratterizzati da una durata e da un importo più basso rispetto al prestito personale.
Nel dettaglio, nel mese di maggio 2015 i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (come auto, moto mobili, elettronica ed elettrodomestici, viaggi, spese mediche, palestre) hanno fatto segnare un aumento della domanda del 15,3% rispetto al corrispondente mese del 2014, registrando l’incremento più consistente in assoluto a partire dal 2008.
Il numero delle richieste di prestiti personali ha registrato invece un aumento più contenuto e pari al 4,3%. L’ultima rilevazione del Barometro Crif mostra come l’importo medio richiesto, se si guarda all’insieme complessivo dei prestiti personali più quelli finalizzati, si sia stato pari a 8.035 euro, in crescita dell’1,1%, rispetto allo stesso mese del 2014. Nei soli prestiti finalizzati l’importo medio è risultato pari a 5.042 euro (con un aumento del 2,6% rispetto a maggio 2014) mentre per i prestiti personali la media si è assestata a 11.505 euro (con un aumento del 3,5%).
In pratica, ci si rivolge al credito al consumo per gestire più facilmente nel tempo il pagamento di importi contenuti: nei primi 5 mesi del 2015 la fascia dell’importo inferiore ai 5 mila euro ha toccato il 50,7% del totale, in ulteriore crescita di 1,2 punti percentuali rispetto al 2014.
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