2012 boom per i pagamenti con lo smartphone
8 mar 2013 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
700 mila ore di parcheggio pagate via smartphone
Banconote e monete in via di estinzione? Sembra di sì secondo i dati dell'Osservatorio Nfc & Mobile Payment del Politecnico di Milano che ha rilevato come nel 2012 l'uso degli smartphone per pagare gli acquisti sia aumentato, rispetto al 2011, del 30%. In totale il numero di transazioni che nel 2012 sono avvenute da noi utilizzando un dispositivo mobile è salito a 900 milioni, dai 700 milioni del 2011. Un boom che è chiara testimonianza di come questo tipo di pagamenti mobili stia avendo successo anche nel nostro Paese grazie soprattutto alla diffusione sul territorio delle carte di pagamento contact-less e all’avvento dei terminali Nfc.
Secondo l’osservatorio tre sono i fattori che contribuiscono alla proliferazione di questi pagamenti: prima di tutto la crescita esponenziale dei servizi di e-commerce, quelli che consentono di fare acquisti on-line con lo smartphone. Secondo fattore sono il proliferare dei servizi contact-less che si possono utilizzare come fossero veri e propri bancomat. Questo grazie all'accordo sottoscritto dalle principali società telefoniche italiane come Telecom, Vodafone, Wind, Poste Mobile e H3G. Ultimo fattore, è il decreto SalvaItalia che ha incentivato il passaggio ai pagamenti elettronici. Da noi il servizio è attivo dal 2011: a quell'epoca erano attivi 5.000 terminali Pos Nfc, alla fine del 2012 se ne contavano 30.000, per fine 2013 le stime parlano di 170.000 device operativi. Secondo l'Osservatorio del Politecnico di Milano gli italiani l'anno scorso avrebbero pagato con lo smartphone più di 700.000 ore di parcheggio, 600.000 biglietti del pullman o del tram e oltre 10.000 corse dei taxi. Una certa parte delle transazioni che sono avvenute l'anno scorso ha riguardato l’acquisto delle app e di altri contenuti digitali riservati allo smartphone: contemporaneamente sono scese del 12%, rispetto ai dodici mesi precedenti, le transazioni effettuate tramite sms, mentre sono aumentati del 60% i pagamenti mobili per beni e servizi che hanno generato complessivamente 310 milioni di euro. In questo momento, in Italia, i pagamenti in mobilità stanno rappresentando la killer application del settore: con lo smartphone si possono effettuare acquisti di biglietti per il trasporto pubblico, ticket per il pedaggio e ticket per il parcheggio. Tramite smartphone in futuro si potranno anche pagare le corse in taxi e il bike sharing: l’obiettivo è di estendere ancora di più il servizio di mobile payment, portandolo, entro il 2016, a un un giro d'affari di 4,7 miliardi di euro all'anno, un terzo dei quali in arrivo da operazioni di micro-pagamento.
Infine, due note tecniche. L'Nfc è l'acronimo per Near field communication, tecnologia di connettività a radiofrequenza sviluppata da Philips, Nokia e da Sony che mette in comunicazione dispositivi elettronici a corto raggio, fino a 10 centimetri massimo. Il Pos Contactless è il dispositivo che consente di accettare le transazioni avvicinando lo smartphone al lettore di cui è dotato il Pos: fino a 25 euro l'utente non è tenuto a inserire alcun codice, per importi superiori invece è necessario digitare sul cellulare il pin se si vuole autorizzare la transazione. Questa tecnologia può venire integrata nella sim, consentendo agli operatori di telefonia di inserire i servizi Nfc sulla stessa sim: per effettuare pagamenti, l'utente deve usare uno smartphone con chip Nfc e integrazione di carte di credito nel dispositivo mobile.
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