Un prestito per la salute o il benessere
1 mag 2012 | 3 min di lettura | Pubblicato da Andrea P.
Tra il 2007 e il 2010, gli italiani hanno speso di tasca propria per la salute l'8% in più, perché la crisi economica aggredisce anche le spese mediche per almeno un quinto dei cittadini, spiega una recente indagine del Censis e del Forum per la Ricerca Biomedica: è sempre più frequente il rinvio delle cure non indispensabili, oltre a riempire le liste di attesa e a fare ricorso agli ospedali pubblici in misura maggiore rispetto al passato. Quando però non è possibile dilazionare i tempi, ad esempio nel caso di ricoveri, terapie croniche e medicinali costosi o interventi urgenti, può essere fondamentale ottenere un finanziamento per le cure previste.
La salute è anche tra i principali motivi di ricorso ai prestiti sociali, come il progetto Microcredito Milano (importi da 2mila a 5mila euro) reso concreto dalla Fondazione Welfare Ambrosiano, l’ente di assistenza con sportelli sul territorio milanese promosso da Comune, Provincia e Camera di Commercio, che ha appena concluso il primo semestre di attività a favore delle fasce sociali più deboli (il requisito d'accesso è la difficile situazione economica dovuta a cause gravi: perdita del posto di lavoro, cassa integrazione, malattia improvvisa, spesso escluse dal mercato perché non in possesso di sufficienti garanzie.
Per quanto riguarda invece le soluzioni presenti nel mercato dei prestiti, spesso assieme alle prestazioni mediche vere e proprie vengono associate tutte le esigenze dei consumatori legate alla salute in senso più ampio e al benessere, come i soggiorni in Italia o all’estero presso strutture specializzate, i viaggi nelle località termali, gli interventi di chirurgia estetica o gli abbonamenti per piscine e palestre. Ma è possibile anche finanziarie l’installazione di strutture benessere a domicilio, come uno spazio fitness casalingo o una vasca idromassaggio. Solo in pochi casi si tratta di prestiti finalizzati (vincolati cioè all’acquisto di un determinato bene o servizio), mentre la maggior parte dei prodotti fa riferimento alla più ampia categoria dei prestiti personali (liquidità erogata al consumatore).
La proposta “Come Voglio” per l’area salute e benessere della finanziaria Findomestic prevede importi da mille a 60mila euro, in promozione a zero spese accessorie, con la possibilità di allungare il rimborso fino a 120 mesi e rinegoziare l’importo della rata mensile (dopo avere già rimborsato le prime sei) o posticipare una rata, spostandola alla fine del periodo di finanziamento, per un massimo di tre volte (anche in questo caso con il vincolo di aver già completato un semestre di pagamenti). In entrambi i casi, è necessario essere in regola con il pagamento degli addebiti sul conto corrente e le due opzioni non possono essere attivate in contemporanea. Il tasso annuo effettivo globale (TAEG) per questa soluzione tocca il 10,42%, nell’ipotesi di una richiesta di 10mila euro effettuata da un dipendente privato con dilazione del rimborso in 60 rate mensili: la somma totale restituita ammonterà a 12.738 euro.
Per chi è già stato protestato o segnalato come cattivo pagatore, l’unica soluzione valida per finanziare le terapie (come avviene per le altre esigenze) è la cessione del quinto dello stipendio, con trattenuta diretta in busta paga o dalla pensione: con la Rata Bassotta di Ibl Banca viene proposta a un TAEG del 9,92% per il medesimo importo e le condizioni dell’esempio precedente.
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