Un prestito per “Fido”
10 gen 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
È quanto risulta da un rapporto di Allianz Global Investors sulle tendenze rilevate presso i consumatori. La ricerca riguarda l’area degli Stati Uniti d’America, ma offre spunti che possono valere anche per noi europei, e soprattutto per noi italiani. Vediamo perché.
Gli animali del cuore: a ciascuno il suo
Intervistando più di mille consumatori negli Stati Uniti, la ricerca “Grassroots” ha rilevato che assicurazioni, sanità, animali domestici e cibo sono le categorie in cui i consumatori appaiono meno propensi a rivedere il loro impiego di denaro in caso di deterioramento della situazione finanziaria personale. Tutt’altra storia per le categorie più discrezionali, come le uscite o i viaggi e le vacanze, le prime a subire tagli, in questi casi.
Quella degli animali domestici, in particolare, è una categoria molto interessante, dal momento che le persone spendono come mai prima d’ora per i loro amici “pelosetti” (e non solo: c’è chi ha in casa tartarughe, o anche teneri uccellini). La spesa per gli animali domestici è costantemente cresciuta negli ultimi vent’anni: durante la pandemia di Covid-19 c’è stato addirittura il boom, al quale ha poi fatto seguito una normalizzazione.
“Follow the money”: il business degli amici animali
“Follow the money”, direbbe forse qualcuno a Hollywood, o a Wall Street. In effetti, il comparto degli animali domestici appare al momento molto promettente. Pensa: il settore ha tenuto botta persino durante l’ultima recessione che si è consumata negli Stati Uniti, nel corso della crisi finanziaria globale del 2007-2009. Ciò anche grazie a quella che lo studio chiama “premiumization”: ovvero, tendiamo a spendere mediamente di più per i nostri animali domestici perché sono sempre più considerati membri della famiglia.
Un altro importante fattore di crescita è rappresentato dal passaggio generazionale. Secondo l’Associazione americana dei prodotti per animali domestici (la American pet products association, o Appa), il 48% dei proprietari di animali domestici negli Stati Uniti appartiene alla generazione Millennial o alla Gen Z.
Queste generazioni di giovani, abbastanza giovani e giovanissimi danno priorità alla salute e al benessere dei loro animali domestici in misura maggiore rispetto alle generazioni precedenti e si dimostrano disposte a spendere di più per prodotti e servizi di qualità superiore in generale.
Un prestito per gli amici animali?
Tutto questo, lo sappiamo, vale anche per l’Europa e per l’Italia: anche da noi gli animali sono sempre più membri delle nostre famiglie, e come tali li accudiamo. Secondo i dati riportati dall’Eurispes nel Rapporto Italia 2024, in quasi una casa su quattro (37,7%) c’è almeno un animale da compagnia.
E laddove si apre una voce di spesa, si apre pure la possibilità di richiedere un finanziamento per sostenerla: prestiti personali o finalizzati per prestazioni veterinarie, per corsi di addestramento, per portare l’animale in vacanza o per affidarlo a strutture specializzate e riconosciute mentre siamo in viaggio.
In conclusione, può essere utile ricordare che, mentre il prestito personale serve a soddisfare generiche esigenze di liquidità (non è collegato in alcun modo alla finalità di spesa per la quale lo si richiede), il prestito finalizzato (o “credito collegato”) è un finanziamento legato all’acquisto di un certo bene o servizio, e può quindi essere la soluzione per affrontare – per esempio – i costi delle cure e/o degli interventi veterinari per i nostri amici animali.
Offerte confrontate
Confronta i prestiti online e risparmia su finanziamenti personali e cessione del quinto.
Prestito personale
Finanzia i tuoi progetti
Cessione del quinto
Ottieni fino a 75.000€