Regione che vai, rata che trovi
26 set 2019 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Sale il numero delle famiglie italiane che hanno almeno un finanziamento da restituire: è il dato che emerge dalla Mappa del Credito di Mister Credit, linea di servizi per il consumatore della società Crif. I dati si riferiscono ai primi sei mesi del 2019 e ci dicono che quasi quattro italiani maggiorenni su dieci, equivalenti a una quota del 39,4% sul totale, hanno almeno un contratto di credito rateale attivo; numeri che risultano in aumento dell’8% rispetto al medesimo periodo del 2018. In media, l’indebitamento residuo – ovvero il totale delle somme che rimangono da rimborsare per arrivare all’estinzione del finanziamento – è di 33.084 euro a testa, giù dell’1,8% in confronto al 2018. Ogni mese, ognuno versa al creditore una rata che mediamente ammonta a 344 euro. Anche qui, in calo rispetto al 2018 (-1,5%). Quanto al tipo di prestito da rimborsare, le rilevazioni di Mister Credit collocano al primo posto i prestiti finalizzati, con il 45,5%, al secondo posto i prestiti personali, con il 32,8%, e in coda i mutui per acquisto casa, con il 21,7%.
Al di là dei dati nazionali, la caratteristica dell’analisi di Mister Credit è quella di focalizzarsi sulle regioni, dando conto dei numeri di ogni area. Ebbene, la situazione cambia da regione a regione anche sulla base di fattori come la propensione a ricorrere al credito per comprare casa o finanziare le spese correnti, il reddito, il risparmio, il costo degli immobili, la tendenza o meno a prolungare la permanenza sotto il tetto di famiglia, la diversa intensità del recupero dei consumi e del mercato immobiliare, la maggiore o minore abitudine a rivolgersi alla famiglia o agli amici piuttosto che agli istituti di credito per fare un acquisto. Premesso ciò, la regione con la quota più alta di popolazione maggiorenne che ha almeno un rapporto di credito attivo è la Toscana, con il 44,2% del totale, seguita dalla Sardegna (43,2%) e dal Friuli-Venezia Giulia (42,9%). Al quarto e quinto posto troviamo il Lazio (42,3%) e la Valle d’Aosta (41,8%).
In coda il Trentino-Alto Adige, dove solo il 20,2% della popolazione ha almeno un rapporto di credito attivo. Penultimo gradino per la Basilicata (32,1%) e terzultimo per il Molise (33,8%). In compenso, è proprio in Trentino-Alto Adige che mensilmente si paga la rata media più alta: 430 euro. A seguire il Veneto, con 390 euro, e la Lombardia, con 387. Il quarto posto va all’Emilia Romagna, con 370 euro, e il quinto alla Toscana, con 364 euro. In queste regioni c’è una certa incidenza dei mutui, generalmente associati a cifre più alte da rimborsare. In più, il reddito disponibile è tipicamente maggiore rispetto alla media nazionale, quindi ci si può permettere una rata più consistente. È anche alla luce di questo che le rate medie mensili più basse si collocano al Sud e nelle Isole: in Sardegna si attestano a 285 euro, in Calabria a 290 e in Sicilia a 301 euro. Ad andare per la maggiore sono i prestiti finalizzati, che hanno la meglio sui mutui.
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