Quando un prestito paga le vacanze
20 mar 2012 | 3 min di lettura | Pubblicato da Andrea P.
In prossimità della Pasqua, migliaia di italiani si accingono a chiedere un prestito per andare in vacanza, soprattutto durante la crisi, che ha ridotto la liquidità e i risparmi già disponibili. Altre persone, invece, mettono in conto le esigenze monetarie in vista delle ferie estive, almeno per chi le ha già programmate o le sta cominciando a programmare in questi giorni. Sempre più spesso, insomma, i consumatori preferiscono diluire l’impatto della spesa nel lungo periodo, ricorrendo a un prestito personale. Nel 2010 erano stati complessivamente circa 35.000 gli utenti che si erano impegnati nel compilare un preventivo online per le ferie, secondo le rilevazioni di Prestiti.it.
L’importo medio della richiesta era di circa 8.000 euro per gli uomini e 7.000 per le donne, da restituire in un periodo medio di 39 mesi. Le vacanze sono tra i motivi principali per le richieste di finanziamenti formulate dal sesso femminile (nel 31,8% dei casi) e provengono per la maggior parte dalle regioni del Mezzogiorno, dove è più elevato anche l’importo medio richiesto (fino a 10.000 euro in Sicilia).
Mantenendo gli stessi parametri, con piano di rientro dal finanziamento triennale, quanto costa adesso chiedere un prestito per andare in vacanza? Il motore di ricerca di Prestiti.it individua 13 differenti proposte nel mercato degli istituti di credito e delle società finanziarie. Per ottenere la rata più leggera, 224 euro al mese, è necessario però scegliere la modalità Cessione del quinto di IBL Banca (Rata bassotta) con TAEG (tasso annuo effettivo globale) di poco inferiore al 10%. È una tipologia di prestito che consiste nel rimborso delle rate tramite un tetto massimo del 20% trattenuto sullo stipendio netto mensile.
Tutte le altre soluzioni si riferiscono invece ai classici prestiti personali. La più conveniente è quella di Fiditalia, con 225,55 euro mensili (TAEG 10,53% e rimborso complessivo di 8.136 euro). Per il resto delle offerte disponibili, la rata mensile sale progressivamente fino a circa 240 euro mensili, che corrispondono a un Tasso annuo effettivo globale oltre il 16%. Stipulare un’eventuale polizza di credit protection su questo finanziamento, disponibile per sei delle 13 offerte visualizzate nella ricerca, farebbe salire il costo del prestito di circa 150 euro.
Se poi durante la vacanza qualcosa è andato storto, non occorre esitare a proteggere il proprio investimento chiedendo un indennizzo per i danni subiti: per chi ha acquistato un pacchetto turistico, ad esempio, esiste il danno morale da “vacanza rovinata” oltre a quello strettamente patrimoniale. È necessario però inviare al tour operator una raccomandata con ricevuta di ritorno entro 10 giorni lavorativi dal rientro; non è indispensabile quantificare il danno già con questa lettera, ma è fondamentale conservare scontrini, fatture, foto e filmati che possono documentare il torto subito.
In tema di credito e viaggi, ricordiamo inoltre la recente decisione del governo Monti di sospendere l’erogazione dei “buoni vacanza”, il contributo statale per il turismo messo a disposizione dal precedente esecutivo tramite voucher, che avrebbero dovuto essere ristampati ad aprile. Solo quelli già emessi potranno essere spesi nelle strutture ricettive convenzionate, dove saranno validi fino al 9 settembre prossimo salvo esaurimento fondi.
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