Prestiti per la cultura
24 gen 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
L’Osservatorio dei consumi culturali degli italiani, curato da Swg per conto di Impresa Cultura Italia-Confcommercio, fa il punto sui consumi culturali degli italiani e ci dice che, a cinque anni dalla pandemia, diversi indicatori confermano il recupero del comparto culturale nella nostra Penisola.
La spesa per i consumi culturali in Italia
Dall’inizio del 2024, la spesa media mensile si colloca sugli 86 euro: si stima dunque un incremento del 30% nell’arco dell’ultimo biennio. Malgrado questi buoni segnali, la spesa destinata ai consumi culturali non è ancora tornata ai livelli del 2019.
Tutti pazzi per gli spettacoli dal vivo
Grande attenzione agli eventi dal vivo: mostre, visite ai siti archeologici, spettacoli e concerti. La spesa per i concerti dal vivo, in particolare, ha superato i livelli pre-pandemici, e ciò vale anche per le presenze a teatro.
Una rinnovata passione per la lettura su carta
E se da un lato si fruiscono meno i quotidiani cartacei, dall’altro pare che gli italiani abbiano riscoperto la passione per la lettura su carta. Un italiano su tre legge abitualmente libri cartacei, mentre il consumo di e-book si stabilizza al 48%. Una graduale ripresa, insomma, trainata soprattutto dagli “alto spendenti appassionati”.
Aumenta l’uso occasionale dei servizi gratis di streaming
Rimane stabile la fruizione della tv tradizionale (92%) e, a dispetto di una lieve decrescita rispetto ai picchi pandemici, arrivano ulteriori segnali di stabilizzazione dalla sottoscrizione e dalla fruizione delle piattaforme a pagamento, abitualmente utilizzate dal 74% degli italiani. Si intensifica, inoltre, la fruizione occasionale di piattaforme streaming gratuite.
I weekend culturali piacciono a due italiani su tre
Anche nel 2024 si conferma lo stretto legame fra cultura e turismo: che si tratti di un apposito soggiorno fuori città o di un periodo di villeggiatura, è sempre più comune partecipare a iniziative culturali a pagamento.
Tra queste:
- musei, per il 77% degli italiani;
- mostre temporanee (69%);
- concerti (49%).
Interessante notare che circa il 70% degli italiani individua nel turismo culturale un volano per l’avanzamento dell’economia locale.
I costi, però, possono essere un problema
Alla domanda su quali fattori possono limitare la partecipazione agli eventi culturali, gli intervistati indicano i costi (40%) e la scarsità dell’offerta culturale (16%), percepita soprattutto al Sud.
Su questo punto specifico, Carlo Fontana, presidente di Impresa Cultura Italia-Confcommercio, propone “misure di detrazione delle spese” per “dare una spinta all’intero comparto e promuovere le iniziative culturali presso le famiglie con minori capacità di spesa, incentivando una crescita economica e sociale della comunità”.
Prestiti personali e finalizzati per viaggi e vacanze
Il tema è sicuramente molto importante e cogliamo l’occasione per ricordare che – sempre che la situazione lavorativa e/o reddituale lo consenta – un’altra possibile soluzione, se ci si vuole regalare un viaggio magari un po’ più lungo di un weekend, è quella del finanziamento.
Puoi eventualmente chiedere un prestito personale, che ti consente di ricevere la cifra di cui hai bisogno direttamente sul tuo conto, spendendola poi come meglio credi; oppure puoi valutare la sottoscrizione di un prestito finalizzato presso l’agenzia viaggi o il tour operator.
Nell’uno e nell’altro caso, il mercato prevede tutta una serie di soluzioni che possono aiutarti a realizzare il tuo (più o meno piccolo) progetto: quel che conta, sempre, è soppesare con la dovuta attenzione le varie proposte e le tue possibilità, in modo da goderti a pieno la vacanza culturale (più o meno breve) dei tuoi sogni.
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