Prestiti per la casa

La casa: il nostro bene più caro e prezioso. Specialmente in Italia, tant’è che qui da noi l’acquisto dell’immobile in cui vivere non è inteso come un investimento, ma come un passo indispensabile per assicurarsi la proprietà di un asset considerato di primissima necessità.

Solo che sul mercato ci sono molte abitazioni che, secondo gli standard in vigore finora, non rappresentavano forse la scelta più prestigiosa per un acquisto, e nemmeno per un affitto; e d’altra parte, il suolo a disposizione per costruire nuove soluzioni si riduce sempre di più.

È da questa premessa che ha preso le mosse il decreto cosiddetto Salva Casa (dl 69/2024), varato lo scorso maggio e convertito in legge in piena estate. E la conversione ha introdotto ulteriori possibilità di sanatoria.

Salva Casa: altezze minime e spazi abitativi

Secondo il testo apparso in Gazzetta Ufficiale a fine luglio (legge 105 del 24 luglio 2024), si può riconoscere la conformità del progetto alle norme igienico-sanitarie se:

  • i locali hanno un’altezza minima interna, laddove inferiore ai 2,70 metri standard, fino al limite massimo di 2,40 metri;
  • in caso di alloggio mono stanza, se la superficie minima, comprensiva dei servizi, è di almeno 20 metri quadrati per una persona e di almeno 28 metri quadrati per due persone.

Fra gli altri punti di interesse ci sono anche il riutilizzo dei sottotetti, che consente deroghe alle distanze minime, e la velocizzazione dei cambi di destinazione d’uso per le singole unità immobiliari.

Ma non dimentichiamoci la direttiva Case Green

Se da una parte il Salva Casa apre a nuove possibilità di sanatoria salvando, di fatto, l’esistente e mantenendolo utilizzabile e abitabile, dall’altra incombe sullo sfondo la Energy performance of building directive, la direttiva, cioè, sulla performance energetica dell’edilizia, che punta alla completa decarbonizzazione del parco edifici entro il 2050, contribuendo in tal modo direttamente agli obiettivi Ue in materia di energia e clima.

Se da un lato, dunque, recuperiamo spazio abitativo, dall’altro non possiamo continuare a esimerci dal rendere più moderno e sostenibile lo spazio da noi abitato e vissuto.

Insomma, prima o poi ci toccherà mettere mano al portafoglio. Non foss’altro per il risparmio che un certo tipo di isolamento, serramenti, pavimentazione, riscaldamento può garantire anche alle nostre tasche. Spendiamo per ammodernare, ma anche – di riflesso – per spendere meno in futuro, bolletta dopo bolletta.

Ma, ecco, adeguare la casa costerà: secondo le stime di Unimpresa, tanto per dirne una, il costo della riqualificazione energetica delle abitazioni in Italia nei prossimi vent’anni sarà di circa 266,7 miliardi di euro, il che comporterà una spesa media per famiglia fra i 20.000 e i 55.000 euro.

Case green: anche fare nulla avrà i suoi costi

Come sempre di questi tempi, però, dobbiamo chiederci: quanto ci costerà non fare nulla? È un boomerang: non far nulla per ridurre le emissioni vuol dire non agire contro il riscaldamento globale, e quindi predisporci a riceverne frontalmente – e spesso dolorosamente, anche – tutti gli effetti.

“Assistiamo a catastrofi naturali sempre più estreme, frequenti e distruttive, che mettono a rischio un numero sempre maggiore di persone e beni materiali”, ha detto Maria Bianca Farina, presidente dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania), il 2 luglio 2024 in occasione dell’assemblea dell’Ania.

Un prestito per case più moderne e green

Per raggiungere l’obiettivo di ammodernare la nostra abitazione e renderla più green ci si può eventualmente fare aiutare da un prestito per la casa. Quale? Il ventaglio, come si dice, è ampio.

  • Un prestito casa: nuovi complementi d’arredo, ristrutturazione e manutenzione degli impianti, installazione di nuovi infissi, il tutto anche in chiave “green”.
  • Un prestito green: pensato appositamente per pannelli solari e solari fotovoltaici.

Insomma, le opportunità non mancano: basta ragionarci su con calma e attenzione. Ma, come si dice, chi ha tempo non perda tempo

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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