Prestiti per arredamento. Come usarli
10 nov 2011 | 3 min di lettura | Pubblicato da Andrea P.
Il contesto economico è difficile e si riflette in una scarsa propensione agli acquisti, sottolinea l’osservatorio di novembre diffuso da Findomestic. Ma se da un lato poche persone intendono acquistare un immobile nei prossimi mesi, dall’altro il 6,3% degli italiani, secondo i dati della società finanziaria, sono intenzionati a ristrutturare almeno parzialmente la propria abitazione. Questa operazione spesso si accompagna a un acquisto di mobili o accessori, una delle categorie di beni per i quali il mercato dei prestiti finalizzati offre diverse opzioni.
Nel 2011, afferma il Rapporto Club Consumo di Prometeia, gli italiani spenderanno 25,5 milioni di euro per l’arredamento, un calo contenuto (-1%) rispetto all’anno scorso. In genere i prestiti per l’arredamento sono somme contenute, erogate senza la necessità di garanzie onerose. Il credito potrebbe coprire anche l’acquisto di elettrodomestici o alcuni interventi di manutenzione degli impianti, ad esempio quello idraulico: l’unico modo per sapere cosa è possibile acquistare con la somma richiesta è specificare le proprie esigenze al momento della richiesta. Molte offerte in questo ambito prevedono la possibilità di richiedere somme fino a 30.000 euro, con un periodo di rimborso massimo di 7 anni (84 rate mensili).
Prendiamo il caso di un lavoratore 30enne, dipendente privato, che decida di impiegare 10.000 euro per l’arredamento della casa. Dal confronto su Prestiti.it, emerge un TAEG (tasso annuo effettivo globale, l’indicatore necessario per valutare il costo del finanziamento) che varia a seconda delle offerte dall’8,80% al 11,66%. Significa che per rimborsare quella somma alla banca o finanziaria, in cinque anni (60 rate), il consumatore dovrà versare un totale di 12.300 o 13.064 euro, nei due casi estremi, con un importo mensile che varierà tra i 205 euro di Findomestic e i 217,30 euro di Ubi Banca.
È utile anche prendere ad esempio una richiesta più bassa (con 5.000 euro nella grande distribuzione si può acquistare buona parte del mobilio per case medio-piccole): in questo caso, abbassando il piano di rimborso a 3 anni, la rata andrà dai 157,65 euro di Consel ai 169,20 euro di Ubi Banca (TAEG rispettivamente all’8,95% e 14,33%).
La pratica Findomestic può essere avviata, avendo un’età compresa tra 18 e 75 anni, per i seguenti arredi: cucine componibili, camere, camerette per bambini, mobili per salotto, librerie per il soggiorno, mobili per lo studio, mobili da giardino, complementi (arredo di design, tendaggi, tessili) mentre per elementi strutturali dell’immobile (tra cui box doccia, serramenti e cancelli) è necessario guardare la categoria “ristrutturazione casa”.
La documentazione richiesta per il prestito, nel caso di cittadini italiani, comprende un documento d’identità e di reddito (ultima busta paga, cedolino della pensione o modello Unico per i professionisti), il codice fiscale o la tessera sanitaria; per i cittadini europei, di norma è richiesto anche un attestato comunale di residenza e almeno una bolletta intestata (luce, gas o telefono) mentre per i cittadini extracomunitari va aggiunto il permesso di soggiorno. È sempre presente la possibilità di estinzione anticipata del finanziamento, prevista dalla legge, con il rimborso del debito residuo e una penale non superiore all’1% dell’importo finanziato.
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