Prestiti, è tutta una questione di comfort
5 mag 2014 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Qual è l’umore dei consumatori italiani? La banca diretta Ing Direct diffonde il bollettino aggiornato. La società, che rappresenta la divisione italiana del gruppo olandese Ing, oggi serve circa un milione di clienti offrendo prodotti di pagamento e risparmio, mutui, investimenti, assicurazioni e prestiti personali. E periodicamente rende pubblici i dati salienti del suo Indice di benessere finanziario (in sintesi, Ibf), un indicatore che passa ai raggi X le sei dimensioni della finanza personale: il debito a breve e a lungo termine, le bollette e i pagamenti, il reddito, il risparmio, gli asset e gli investimenti di lungo periodo. La scala di misurazione va da zero a 100, dove 100 è il livello più alto di benessere, 50 è la media e zero indica invece una situazione tutt’altro che florida. A curare la raccolta dei dati è Gfk Eurisko, che prende in esame un campione composto da mille italiani “bancarizzati” (che hanno cioè rapporti - anche solo un conto corrente - con una banca di riferimento) maggiorenni.
Rispetto a settembre, l’Ibf si è portato da 41,2 a 41,7 punti, recuperando in confronto al minimo storico toccato un anno fa. Ne consegue che il “comfort” finanziario percepito dalle famiglie è in lieve ripresa, avvicinandosi timidamente a quel 50 che segna il confine tra il pessimismo più o meno accentuato e l’ottimismo più o meno moderato. Fra tutte le dimensioni prese in esame, quella che può vantare il punteggio più alto riguarda gli investimenti: con58,3 punti, va al top dall’inizio delle rilevazioni, reagendo così al clima di euforia che si è respirato negli ultimi mesi sui mercati. Sui risparmi il benessere percepito è invece fermo a 37,8, ancora prossimo al minimo storico toccato un anno fa e pari a 37,5 punti. Leggero rialzo per il reddito,a 43,3 punti, con un incremento di 1,3 gradini da settembre e di 1,5 scalini in confronto a un anno fa. Stabili, a 43,5 punti, spese di casa e bollette. Note color speranza, infine, dai debiti a lungo termine.
In termini geografici, è il Centro Italia - con i suoi 45 punti - a imporsi come l’area nella quale il comfort finanziario è più alto. Subito dietro il Nord Est, con 43,5 punti, e il Nord Ovest, che totalizza 42,7 punti. Ancora diffidenza a Sud e nelle Isole, dove l’Indice si posiziona sui 36,3 punti. Prendendo i dati riferiti all’età, da sottolineare che la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni s’allontana di tre punti dal minimo di sempre, registrato nel mese di settembre.“Anche se il disagio è ancora forte, abbiamo a che fare con piccoli segnali di miglioramento”, sintetizza Paolo Pizzoli, senior economist di Ing Bank Italia. “Dopo una recessione durata nove trimestri, l’economia italiana è in modesta ripresa”. Ma per aumentare il senso di benessere, oggi più che mai ci sarebbe bisogno di un miglioramento sul fronte del mercato del lavoro. “Attuare le prime misure di alleggerimento della pressione fiscale sarebbe di aiuto”, conclude Pizzoli, “ma difficilmente si rivelerà un fattore decisivo”.
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