Prestiti e difesa consumatori
9 giu 2014 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
La notizia è recentissima: a Francoforte, la Banca centrale europea (Bce) ha adottato una serie di misure allo scopo di dare un’altra scossa all’economia. Tra le altre cose, ha tagliato il tasso di riferimento dell’area euro allo 0,15% dallo 0,25%. Non è una questione di pura politica finanziaria: quello è l’interesse al quale le banche prendono denaro in prestito dalla Bce e sul quale poi basano il tasso da applicare ai finanziamenti alle imprese e alle famiglie. Più basso è, meno gli italiani devono spendere per ottenere liquidità. Dopo la mossa della Bce, dunque, le rate dovrebbero diventare più leggere. Secondo gli esperti, i vantaggi per le famiglie saranno più evidenti dal 2015. Ma proprio perché, almeno in base ai piani della Bce, adesso ricominceranno a girare più soldi, è bene, nel momento in cui si contratta o si gestisce una linea di credito, fare attenzione.
Cosa fare, per esempio, se notate che il professionista o la società a cui vi siete rivolti per ottenere un finanziamento ha un comportamento tutt’altro che corretto? Due le opzioni: rivolgersi subito all’autorità giudiziaria oppure all’Oam, l’Organismo che gestisce gli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi. L’Oam, infatti, mette a disposizione uno sportello incaricato di ricevere gli esposti attraverso i quali i consumatori possono segnalare casi poco chiari che per l’appunto riguardano gli agenti in attività finanziaria e i mediatori creditizi. Così, l’Organismo ha una strada in più per intervenire e rimuovere le pratiche non regolari seguite dagli iscritti ai due elenchi.
Il compito dell’Oam consiste nel verificare i contenuti dell’esposto e, se serve, punire i trasgressori. Ciò, nel perimetro di quanto prevedono la regolamentazione e la normativa di settore. Tradotto: se un operatore è iscritto a uno dei due elenchi, l’Oam può sospenderne l’iscrizione, impedendogli così di fare eventuali altri danni. L’attività istruttoria si può concludere con l’archiviazione, con la trasmissione dell’esposto all’autorità o all’organismo di vigilanza competente, con l’avvio del procedimento sanzionatorio. Nel momento in cui lo stesso esposto, accompagnato dal materiale utile a dimostrare le presunte violazioni, porta a galla l’attività di un professionista o di una società non iscritti, l’Oam gira la segnalazione all’autorità giudiziaria. La documentazione si può inviare via e-mail a esposti@pec.organismo-am.it oppure per posta all’Organismo agenti e mediatori, Piazza Borghese 3, 00186, Roma.
Senza arrivare all’estremo dell’esposto, esistono altri strumenti ideati per aiutare il consumatore. L’Associazione italiana del credito al consumo e immobiliare, che rappresenta i principali operatori del settore (in sintesi, Assofin), nel contesto del dottorato in banca e finanza dell’Università di Roma Tor Vergata, ha da tempo dato vita a www.monitorata.it, un sito accessibile a tutti in modo anonimo che consente all’utente di capire se e quanto è in grado di farsi carico di un nuovo debito e se la rata è coerente con la sua situazione economica. Il calcolo avviene sulla base dei dati inseriti nel sito e su criteri statistici e socio-demografici. Il ricorso al “semaforo” - che, facendo leva sulle classiche spie “verde” e “rosso”, dà una rappresentazione intuitiva delle possibilità e dei rischi – semplifica la lettura dei risultati.
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