Prestiti, occhio alle segnalazioni Bankitalia
9 set 2013 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Ci sono banche e finanziarie che cambiano nome o cessano l’attività. Monitorare segnalazioni e novità dal mercato è possibile, visto che la Banca d’Italia tiene un “registro” di tutte le aziende che offrono servizi nell’ambito bancario e del credito e fornisce periodici aggiornamenti con il suo bollettino, nella sezione “vigilanza” del sito web istituzionale (http://www.bancaditalia.it/). Lunedì 2 settembre, la massima autorità ha pubblicato i bollettini di aprile e giugno. Entrambi riportano le variazioni all’albo di banche, gruppi bancari e intermediari finanziari. Da notare che le cancellazioni comportano di fatto l’impossibilità di continuare a operare: quindi, se qualcuno venisse mai a dirvi che svolge l'attività per conto di uno di questi soggetti, non sarebbe in buona fede e vi starebbe facendo un’offerta-civetta.
Ma vediamo cosa riportano i bollettini di aprile e giugno cui abbiamo fatto cenno. Il testo di inizio estate riferisce che la Banca di Credito Cooperativo del Belice, con sede in provincia di Trapani e in liquidazione coatta amministrativa, è stata cancellata dall’albo delle banche. Destino analogo per il gruppo creditizio Banca Carim-Cassa di Risparmio di Rimini, che alla fine del mese ha subito l’eliminazione dall’albo dei gruppi bancari. La New Prestitempo di Milano dal 25 giugno non compare più nel gruppo Deutsche Bank, mentre la Findomestic Network di Firenze dal primo giugno è fuori dal gruppo Findomestic. La bolognese Unifin, dal canto suo, è entrata a far parte del gruppo bancario Santander Consumer Bank il 18 giugno.
Sul bollettino di aprile, alla voce “banche”, non risultano iscrizioni. In compenso, la Banca dell’Adriatico, a seguito della sua incorporazione nella Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, è stata cancellata dall’albo delle banche e anche dal gruppo Intesa Sanpaolo. Contestualmente, la stessa Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, che pure è parte della galassia Intesa, ha cambiato denominazione in Banca dell’Adriatico. Riassumendo: la Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno ha inglobato l’altra banca e ne ha assunto il nome. Qualcosa di simile è successo ad Antonveneta, che dopo la fusione per incorporazione in Banca Monte dei Paschi di Siena è stata depennata dall’albo e cancellata dal gruppo Mps con effetto dal 28 aprile.
Quanto agli intermediari finanziari, la Unipol Leasing di Bologna è stata cancellata dall’apposito elenco con provvedimento della Banca d’Italia del 21 aprile. Allo stesso tempo è stata rimossa dal gruppo bancario Unipol Banca. Il gruppo Delta ha dato un colpo di spugna a due sue aziende: la Detto Factor, società di credito e finanziamenti con sede sempre a Bologna, cancellata dall’elenco degli intermediari finanziari con un intervento di Bankitalia che risale al 23 aprile, e la Plusvalore, anche questa “espulsa” dal registro riservato alla categoria. Un’altra variazione riguarda Localmind, sede a Milano, in pancia al gruppo Unicredit, che sempre il 23 aprile ha modificato la sua denominazione in Localmind spa in liquidazione.
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