Prestiti, attenti al modulo informativo
12 mar 2015 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Quali documenti dobbiamo ricevere dalla banca, dalla finanziaria o dall’intermediario quando chiediamo un prestito? Abbiamo già avuto modo di parlarne, ma visto che riceviamo spesso domande e richieste di chiarimenti, torniamo volentieri sull’argomento con l’aiuto e il supporto di una guida dell’associazione dei consumatori Adiconsum. Prima di sottoscrivere un finanziamento, il consumatore ha il diritto di ricevere dal finanziatore o dall’eventuale intermediario – mediatore creditizio o agente in attività finanziaria che sia – tutte le informazioni utili per decidere con la massima consapevolezza. A richiesta, può ottenere gratis anche una copia del contratto, senza che questo comporti l’obbligo di aderire in seguito alla proposta. La società alla quale chiediamo il prestito espleta il dovere di informarci consegnandoci in modo del tutto gratuito il modulo con le “Informazioni europee di base sul credito ai consumatori”. Si tratta del cosiddetto Secci, ossia lo Standard European consumer credit information, creato sulla base del modello introdotto dalla direttiva 2008/48/CE. Dal primo giugno 2011, proprio per assicurare più trasparenza ai consumatori, questo modulo va rilasciato a chiunque presenti domanda per accedere a un prestito.
Il modulo illustra le condizioni offerte in generale ai clienti e quelle pensate in particolare per il singolo consumatore, considerate le sue specifiche esigenze. È diviso in sezioni. La prima riepiloga, fra le altre cose, il nome dell’intermediario, il tipo di contratto, la somma richiesta, le rate da rimborsare, la durata del prestito e le garanzie richieste al cliente. La seconda evidenzia i costi: quindi Tan, Taeg, Tegm, imposta di bollo, spese di gestione pratica ed eventuali altre spese legate al contratto creditizio. Va anche indicata l’eventuale polizza assicurativa a protezione del prestito, il cui costo è comunque incluso nel Tasso annuo effettivo globale che, come già detto in altre occasioni, dà un’idea più completa del costo che avrà per noi il prestito, proprio perché di fatto include tutte le spese connesse al finanziamento. Ci sono poi i costi per gli eventuali ritardi nei pagamenti e i termini nei quali si possono cambiare le condizioni del contratto.
La terza sezione fa un riepilogo dei vari aspetti legali e affini, come il diritto di recesso, i termini per poter effettuare il rimborso anticipato del prestito, il diritto di ricevere una copia del contratto e il periodo di validità dell’offerta. L’ultima sezione riporta le informazioni necessarie nel caso in cui il contratto sia sottoscritto a distanza. La società, spiega Adiconsum, potrebbe chiedervi di mettere una firma anche sul modulo Secci. Dunque è importante acquisire una copia del modulo, per poterlo leggere con calma e con grande attenzione prima di procedere con la pratica. Il documento è in qualche modo vincolante per la società, che in seguito non potrà praticare condizioni meno favorevoli rispetto a quelle descritte nella scheda. Semmai può – anzi, è tenuta a farlo – applicare condizioni che risultino migliori di quelle presentate nel modulo. In conclusione, Adiconsum dà qualche consiglio. Tra questi, fare attenzione alle formule “compra oggi, paga tra 12 mesi”: in realtà, il calcolo degli interessi inizia alla sottoscrizione del finanziamento e non nel momento in cui parte effettivamente il rimborso.
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