Prestiti a cittadini stranieri
3 apr 2013 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Rumeni al primissimo posto nelle richieste di finanziamenti nel corso del 2012. Ad attestarlo è il primo Rapporto sulla domanda di credito da parte di cittadini non italiani, realizzato e diffuso dalla società di servizi Crif in base alle domande rilevate sul suo sistema di informazioni creditizie durante l’anno passato che in sostanza conferma i dati già resi noti proprio da Prestiti.it sul finire del 2011. Ebbene, è venuto fuori che più di un quinto del totale delle pratiche ha avuto per mittente un rumeno. Gli appartenenti a questa comunità hanno superato il mezzo milione di domande, con una fetta della torta pari al 22%. Al secondo posto gli albanesi, con una quota del 6,1%, seguiti dai marocchini, che hanno toccato il 5,7%. La classifica di Crif continua con i filippini, i tedeschi e gli svizzeri, tutti con una percentuale di poco sotto il 4%. I peruviani si sono attestati al 2,9%, mentre ecuadoregni, moldavi, cittadini dello Sri Lanka e ucraini si sono portati vicino al 2,6%. Infine, cittadini del Bangladesh, brasiliani, egiziani, francesi, indiani, polacchi, senegalesi, sloveni e tunisini si sono collocati fra l’1,5% e il 2,2%.
Nella graduatoria Paese per Paese, fa notare sempre Crif nel suo Rapporto, la Cina appare solamente al 27esimo posto: una conferma del fatto che, per questo come per altri tipi di sostegno, i membri della comunità preferiscono rivolgersi al loro gruppo sociale, sotto forma di famiglia o amici o conoscenti. In generale, comunque, l’accesso al credito risulta ancora una volta uno dei fattori centrali nel processo di integrazione. Certo, il periodo è quello che è e ne risentono tutti, italiani vecchi e italiani nuovi. Soprattutto per via della debolezza del mercato del lavoro, che secondo Crif ha colpito duramente anche chi arriva dai Paesi esteri, con tutte le ovvie ripercussioni sulla spesa. Una parte importante dei cittadini non italiani residenti nel nostro Paese ha però tra i 25 e i 44 anni d’età. Tradotto: è in quella fascia anagrafica in cui c’è più voglia di consumare e pianificare investimenti anche importanti, magari connessi a progetti di vita.
Ma torniamo alle classifiche. Per i prestiti finalizzati, al primo posto si sono spiazzati i rumeni con quasi un quarto della domanda. A lunga distanza gli albanesi, con il 7% delle richieste, e i marocchini, con il 6%. Analoghe le percentuali dei prestiti personali – quei finanziamenti, cioè, che non sono finalizzati – con un 24% in capo alla Romania, un 6% per le Filippine e la medesima percentuale per il Marocco. Esaminando le somme di denaro associate ai Paesi i cui cittadini hanno fatto ricorso agli istituti di credito italiani nel corso del 2012, in prima e in seconda posizione compaiono svizzeri e tedeschi: l’importo medio richiesto dagli uni è stato di 16.344 euro, quello domandato dagli altri è risultato pari a 14.246 euro. A seguire gli albanesi, con 11.638 euro, e i peruviani, con 9.088 euro. I cittadini provenienti dalla Romania hanno chiesto in media 8.682 euro, contro i 7.780 euro dei filippini e i 6.680 euro dei marocchini.
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