Polizze per i prestiti; ora con più preventivi
13 mar 2012 | 3 min di lettura | Pubblicato da Andrea P.
Il via libera della Camera al decreto legge sulle Liberalizzazioni firmato dal Governo Monti ha sancito diverse novità nel rapporto tra i cittadini e le banche, alcune delle quali riguardano molto da vicino il mondo dei prestiti. Più in dettaglio, cambierà il modo di proporre al cliente l’eventuale assicurazione a copertura del finanziamento: gli istituti di credito, oltre alla propria eventuale polizza, dovranno presentare al consumatore almeno due preventivi di differenti compagnie assicuratrici, mai riconducibili alla stessa banca che eroga il credito. La nuova norma sottolinea comunque che il richiedente potrà sempre scegliere un’altra proposta più vantaggiosa tra tutte quelle disponibili sul mercato.
Il 2 aprile, inoltre, entrerà in vigore un importante provvedimento dell’Isvap (l’autorità di vigilanza sulle assicurazioni) che ha vietato alle banche la vendita di polizze per assicurare i mutui da loro stesse erogati, un fenomeno che negli ultimi anni ha fatto levitare al rialzo i costi di questi prodotti. La delibera era stata decisa lo scorso novembre, dopo un confronto con le principali sigle dei consumatori, con l’obiettivo di ridurre il peso delle commissioni a carico dei cittadini e aumentare la trasparenza di questo mercato, che vale almeno due miliardi di euro.
Ricordiamo che, in generale, le assicurazioni sui prestiti sono obbligatorie solo per una forma particolare di prestito: la cessione del quinto, formula di finanziamento destinata a lavoratori dipendenti e pensionati in cui si rimborsano le rate trattenendo non oltre il 20% dello stipendio mensile netto o della pensione; d’altra parte, la cessione del quinto è una tipologia di prestito molto inclusiva: non è finalizzata all’acquisto di un bene, né è obbligatorio indicare lo scopo del prestito, che può essere richiesto anche da soggetti insolventi o che hanno già subito un protesto (l’atto ufficiale che segue il mancato pagamento di un debito).
Ma per gli importi rilevanti, come i mutui, in assenza di altre garanzie esterne (come una fidejussione firmata dai genitori o da altri soggetti che si impegnano a coprire il debito in caso di insolvenza) la polizza diventa sempre più spesso un elemento decisivo per l’approvazione del finanziamento, addirittura indispensabile per i clienti con profili di rischio più elevati, diventando obbligatoria di fatto nell’attuale fase di ristrettezza del credito.
Le Credit Protection Insurance (CPI) sono quindi coperture assicurative che tutelano la banca o la società finanziaria dal rischio di insolvenza, ad esempio in caso di fatti gravi come la perdita del lavoro, l’invalidità o il decesso del debitore. Il costo della polizza rappresenta un onere aggiuntivo per il consumatore, ma la convenienza va valutata nel singolo caso, a seconda della cifra richiesta. Per un prestito a scopo liquidità di 10.000 euro, l’esborso per mettere al sicuro il finanziamento sarà di circa 500-600 euro.
All’interno del motore di ricerca di Prestiti.it potete valutare la differenza tra una stessa proposta di finanziamento, con e senza polizza di copertura, semplicemente cliccando “Sì la voglio” oppure “No” alla voce Assicurazione, che si trova nel menu a sinistra, dopo avere compilato il modulo di confronto dei preventivi (“Preventivi Rata Prestito”).
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