Per quali motivi si chiede un prestito nel 2016
8 ago 2016 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
A ciascuno il suo debito. Mister Credit, l’area di Crif che mette a punto soluzioni e strumenti educational per i consumatori, si è incaricata di capire in che modo gli italiani hanno fatto ricorso al credito nei primi cinque mesi di quest’anno. E lo ha fatto passando al setaccio i dati di Eurisc, ovvero il sistema di informazioni creditizie gestito da Crif. Ebbene, dallo studio è emerso che il 34% degli italiani ha come minimo un finanziamento - anzi, per dirla con Crif, un “contratto di credito rateale attivo” - e a cadenza mensile versa rate del valore di 362 euro, mentre l’indebitamento residuo risulta essere di 34.253 euro. Lo studio evidenzia poi che la forma di finanziamento maggiormente diffusa, con il 43,4%, è quella del prestito finalizzato, così chiamato perché strettamente legato alla finalità di spesa: per intenderci, è quel finanziamento che possiamo sottoscrivere presso il rivenditore quando andiamo a comprare un’auto, un elettrodomestico, un divano o un viaggio. Secondi i prestiti personali, al 34,5%. I mutui per la casa sono invece al 22,1%.
Lo studio stila poi la classifica delle regioni più “indebitate”: al primo posto la Toscana, con il 39,2% dei maggiorenni che ha almeno un rapporto di credito attivo; seguono Friuli Venezia Giulia, con il 36,7%, Lazio e Sardegna, con il 36% ciascuna, e Lombardia, con il 35,7%. Ultimo gradino per il Trentino Alto Adige, con il 16,9%. La provincia con la popolazione maggiorenne più indebitata è sempre in Toscana: al top c’è infatti Livorno, con il 43,6% del totale, poi Lodi, Pisa, Massa-Carrara e La Spezia, tutte oltre il 40%. Bolzano e Trento le province con meno crediti attivi, sotto il 20%. Sondrio, Enna e Cuneo si collocano fra il 23% e il 27%. Quanto alla rata media, le più alte sono in Lombardia, 413 euro, Trentino-Alto Adige, 411, e Veneto, 410. A incidere sono i mutui, in genere associati a cifre più consistenti rispetto ai prestiti personali e finalizzati. Non solo: c’è anche il reddito disponibile, maggiore in confronto alla media nazionale.
Sud e Isole si distinguono per le rate medie più leggere: 300 euro in Sardegna, 307 in Calabria e 312 in Sicilia. Qui la parte del leone la fanno i prestiti finalizzati. Fatta questa premessa, non stupisce che sia Sondrio la provincia nella quale si riscontra la rata media più alta: 475 euro. Seguono Bolzano, 466 euro, Treviso, 459, Lecco e Prato, poco più di 450. Nelle province del Medio Campidano e Carbonia-Iglesias, dove vanno per la maggiore i prestiti personali, le rate medie più basse, rispettivamente 280 e 283 euro. Infine, l’indebitamento medio: Lombardia in cima alla classifica con 43.550 euro a testa, seguita da Emilia Romagna, con 39.984 euro, Trentino-Alto Adige, Veneto e Liguria, con 39mila euro. Al polo opposto la Calabria, con 22.562 euro. Nessuna meraviglia, dunque, che la provincia con il più alto indebitamento medio sia Milano, con 52.301 euro. Al secondo posto la Capitale, con quasi 49mila euro. Terzo posto per Monza-Brianza, con poco più di 48mila euro.
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