I prestiti per giovani professionisti
10 apr 2012 | 3 min di lettura | Pubblicato da Andrea P.
Una parte del Paese prova a ripartire, lottando contro la recessione con l’entusiasmo dell’età: sono i giovani professionisti, che di norma hanno bisogno di finanziamenti per la propria attività (spesso le loro risorse o quelle dei genitori sono già destinate all’affitto o al mutuo) sia essa imprenditoriale o meno. Per questo, istituzioni, organismi o enti di categoria si attivano per garantire prestiti ai giovani soci esposti alla crisi.
Ad esempio l’Inarcassa, l’ente previdenziale di categoria per ingegneri e architetti, ha indetto il bando "Prestito d'onore anno 2012" (domande entro il 31 marzo 2013) per sostenere l’attività dei soci under 35. Per accedere al finanziamento occorre essere utenti dei servizi online dell’istituto, in regola con i pagamenti e con la burocrazia, oltre non avere già usufruito di contributi simili da parte dell’ente pensionistico. Questi requisiti sono simili a quanto richiesto da altre casse previdenziali o da amministrazioni dello Stato come gli Ordini professionali (avvocati, commercialisti, giornalisti e così via).
Gli importi finanziabili dal bando sono compresi tra 5mila e 15mila euro e la durata del piano di rimborso a rate mensili varia da 12 a 60 mesi. Il tasso applicato da Inarcassa è l’IRS (interest rate swap, detto anche Eurirs) a seconda della durata del prestito, maggiorato del 2,75% ma con gli interessi totalmente a carico dell’ente di previdenza. L’IRS è anche il parametro di riferimento per i mutui a tasso fisso; varia giornalmente e il suo valore aumenta all’aumentare della durata di un finanziamento.
Un ulteriore esempio di credito agevolato, per le attività lavorative di chi vuole entrare nel mondo del lavoro sviluppando la propria idea di business ad alto potenziale, è il bando per giovani imprenditori e professionisti promosso dal SuperG di Treviso(la conferenza delle associazioni giovanili d’impresa nel territorio) e dalla Fondazione La Fornace assieme alle Banche cooperative e rurali della provincia, con scadenza a fine aprile (90 giorni dall’1 febbraio). È necessario essere iscritti al Registro Ditte della Camera di Commercio locale o in un Albo professionale che ricada nella circoscrizione del tribunale trevigiano. Il bando promette un prestito quinquennale, oltre a tre voucher da 5mila euro destinati ad altrettanti progetti d’impresa, per coprire i costi di “incubazione” del primo biennio di attività.
Iniziative simili si possono trovare in tutto il territorio nazionale, tramite gli enti camerali e gli Ordini di categoria o in seguito agli interventi legislativi delle Regioni, come la Toscana (leggi regionali 21/2008 e 28/2011 per il sostegno all’imprenditoria giovanile e femminile, bando attivo fino al 30 aprile 2015) che ha introdotto alla fine dello scorso anno una serie di agevolazioni al credito per i giovani dai 18 ai 40 anni (nessun limite di età per le donne). Prevista anche una procedura semplificata per approvare le richieste di finanziamento inferiori ai 50mila euro. Tra le forme di sostegno attivate, due riguardano in particolare i prestiti: la “garanzia” rilasciata alle banche o società finanziarie e il contributo per la riduzione del tasso di interesse per rendere più agevoli i finanziamenti e le operazioni di leasing.
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