Credito, le istruzioni della Banca d’Italia
20 gen 2014 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Una nuovissima “guida pratica” sul credito al consumo proposta dalla Banca d’Italia, che ha imposto agli intermediari sui quali vigila di stamparla e renderla disponibile ai clienti entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il documento, comunque, è già accessibile dal sito dell'autorità. Ecco allora una sintesi dei contenuti. La guida ripercorre alcune informazioni essenziali. Per esempio, che cosa non è credito ai consumatori? Non lo sono i finanziamenti sotto i 200 e quelli sopra i 75mila euro, i prestiti che non prevedono il pagamento di interessi o altri costi, quelli per comprare un terreno o un immobile costruito o progettato, i finanziamenti che durano meno di cinque anni e sono garantiti da ipoteca su beni immobili e gli “sconfinamenti”, ossia l’uso - autorizzato occasionalmente - di somme che vanno oltre il saldo di conto corrente o il fido ottenuto in conto corrente.
Nella sua guida, la Banca d’Italia ricorda poi di verificare attentamente tassi di interesse, spese accessorie e altre condizioni economiche previste dal contratto. Per conoscere il costo del finanziamento gli indicatori da andare a spulciare sono il Tasso annuo nominale (Tan), che segnala il tasso di interesse senza spese o commissioni, e il Tasso annuo effettivo globale (Taeg), che include tutti i costi. Cautela, però: Bankitalia sottolinea che nell’apertura di credito in conto corrente e nella carta di credito revolving i costi dipendono da fattori che non è possibile prevedere, come le oscillazioni del tasso di interesse e la frequenza d’uso e rimborso delle somme. Quindi, a volte, neanche il Taeg è un rilevatore sufficiente. Infine, di fronte alle pubblicità che promettono “finanziamenti a tasso zero”, controllare che non solo il Tan ma anche il Taeg sia pari a zero.
Altamente consigliato, poi, controllare che l’intermediario al quale ci si rivolge sia iscritto negli elenchi dell’Oam, l’Organismo incaricato della tenuta dell'albo degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi. E se l'operatore non risulta in regola, la cosa va subito segnalata allo stesso Organismo. Per farla breve: quando domandate un finanziamento, preoccupatevi di ricevere gratis tutte le informazioni per mettere a confronto le offerte, una copia della nuova guida al credito della Banca d'Italia, il modulo Secci, con le informazioni europee di base sul credito ai consumatori, l’accesso a questo modulo e alla copia completa del contratto anche dal sito del finanziatore nei casi in cui fosse possibile concludere l'accordo online, le info sul Taeg e sull’importo totale dovuto.
Dopo, al momento di firmare, è bene stare in campana e rileggere quanto si sta per siglare, per evitare di incappare in condizioni contrattuali meno convenienti rispetto a quelle pubblicizzate nel modulo Secci o in altri documenti informativi. Insomma, chiunque ottenga un “credito ai consumatori” gode di una serie di diritti tutelati per legge: conoscerli - ribadisce Bankitalia sulla sua guida - è essenziale per poter fare la scelta più in linea con i bisogni e con le possibilità di ognuno. E comunque, visto che un buon ripasso non fa mai male, consigliamo a tutti di leggere l'utile guida sul tema a firma della Banca d'Italia.
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